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MONDO

La protesta

Albania, i deputati dell'opposizione di centrodestra si dimettono in blocco

Il premier Rama: "Non lascio, l'opposizione è in crisi"

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Si inasprisce la crisi politica in Albania. Il gruppo parlamentare del Partito democratico, principale formazione dell'opposizione albanese di centro-destra guidata da Lulzim Basha, non farà più parte dell'Assemblea nazionale. La decisione è stata presa oggi all'unanimità dai 43 deputati democratici, che hanno cosi accolto la proposta avanzata ieri sera da Basha. Il Parlamento albanese è composto di 140 seggi.

La mossa "è a sostegno di una soluzione politica per un governo transitorio, il quale dovrebbe intraprendere i necessari passi per garantire elezioni anticipate in rispetto agli standard internazionali", ha spiegato Basha al termine di una lunga riunione del suo gruppo parlamentare. 

La violenta protesta di sabato scorso
La decisione avviene a seguito della violenta manifestazione dell'opposizione, lo scorso sabato, davanti al palazzo di governo, che ha visto ripetuti scontri fra gruppi di manifestanti che hanno assaltato a più riprese il palazzo di governo e le forze dell'ordine che hanno risposto con gli idranti e i lacrimogeni. 

La maggioranza tiene
Ancora incerta la posizione del Movimento socialista per l'integrazione, (Lsi) il quale conta 18 deputati, il secondo più grande gruppo parlamentare dell'opposizione. La maggioranza del premier socialista Edi Rama, con 78 seggi, sembra al momento non preoccuparsi. Secondo i media albanesi, durante la riunione di oggi del suo gruppo parlamentare, Rama avrebbe chiesto ai suoi di proseguire normalmente i preparativi per le amministrative di fine giugno. Il prossimo giovedì, l'opposizione ha annunciato l'organizzazione di una nuova protesta di piazza.

Rama: "Non lascio, l'opposizione è in crisi"
E il premier respinge la richiesta di dimissioni dell'opposizione che sabato scorso è scesa in piazza a Tirana, accusando il governo di brogli elettorali, corruzione e legami con la criminalità organizzata. "Non replico nemmeno a queste accuse. Sono solo preoccupato perché questa politica del gettare fango non aiuta loro e nemmeno il Paese - ha detto Rama in un'intervista al Corriere della Sera - spero che il prima possibile la ragioni torni a prevalere sulla disperazione". Alla stessa opposizione che ha chiesto le sue dimissioni, Rama ha risposto: "Non ci penso nemmeno. Io ho avuto un mandato chiaro dal popolo, abbiamo una maggioranza netta in Parlamento e alla fine io ho un obbligo nei confronti dei miei connazionali. Non sono obbligato a dare seguito alle richieste della minoranza parlamentare. L'unico obbligo è il contratto con il popolo albanese che ci ha dato il voto per governare". Secondo il premier a essere in una "crisi profonda" sarebbe proprio l'opposizione, "che non è in grado di sfidare il governo politicamente".