ITALIA
Patrizia Moretti ha incontrato il ministro dell'Interno e il capo della Polizia
Aldrovandi, la madre: "Alfano ha promesso cambiamenti concreti, ma non saranno retroattivi"
Riguardo all'incontro con il capo della Polizia, la donna ha dichiarato: "Pansa mi ha detto di avere 'le mani legate' perché la legge non consente alle commissioni disciplinari di adottare provvedimenti diversi". La madre di Federico ha incontrato anche i presidenti di Camera e Senato. Boldrini: "Mettere all'angolo questo gruppo di poliziotti che interpreta il suo lavoro in modo strano e isolato". Grasso: "Quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa"

La mamma di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, è stata ricevuta negli uffici del Viminale dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e dal capo della polizia, Alessandro Pansa, dopo gli applausi, ieri, durante il congresso del Sap (Sindacato autonomo di polizia) a tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per la morte, nel 2005, di suo figlio Federico Aldrovandi.
La madre di Federico: "Alfano ha promesso cambiamenti concreti"
"Il ministro Alfano ha promesso cambiamenti concreti. Purtroppo non potranno essere immediati né retroattivi, ma spero che in futuro non consentano più comportamenti così violenti da fare uccidere le persone né l'applauso come quello per chi ha ucciso mio figlio" racconta Patrizia Moretti. "Io - aggiunge - sono impegnata per costruire un futuro che non consenta a persone come mio figlio di essere uccise dalla polizia".
"Pansa ha le mani legate"
"Il capo della Polizia, Pansa mi ha detto di avere 'le mani legate' perché la legge non consente alle commissioni disciplinari di adottare provvedimenti diversi". E' quanto ha riferito Patrizia Moretti dopo l'incontro al Viminale con Alfano e Pansa cui la donna ha chiesto la destituzione degli agenti condannati per la morte del figlio Federico Aldrovandi.
"Mi sottraggo al dialogo con gli assassini. La parola passi alla politica"
In mattinata, in conferenza stampa al Senato, Patrizia Moretti aveva dichiarato: "Mi sottraggo al dialogo malato con gli assassini di mio figlio, con chi applaude e con chi viene a manifestare sotto il mio ufficio. Ora la parola passi alla politica e alle istituzioni".
Boldrini: "Quanto è accaduto va a detrimento di tutto il corpo di Polizia"
Oggi Patrizia Moretti ha incontrato anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. Gli applausi dei poliziotti agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi "sono uno choc per tutti. Nessuno si aspettava una provocazione di questo genere, gratuita e in fregio di tutto il corpo di polizia” ha detto la presidente della Camera che ha auspicato "una presa di distanza di tutti i sindacati rispetto a quanto accaduto per mettere all'angolo questo gruppo di poliziotti che interpreta il suo lavoro in modo strano e isolato". "Quanto è accaduto - ha aggiunto - va a detrimento di tutto il Corpo di Polizia, a fronte di tantissimi poliziotti che fanno bene il loro lavoro, c'è una minoranza che getta discredito sul Corpo".
L'esame del provvedimento sull'introduzione del reato di tortura
"E' stato calendarizzato per la prossima settimana nella commissione Giustizia di Montecitorio l'esame del provvedimento sull'introduzione del reato di tortura". Lo annuncia la presidente della Camera Laura Boldrini, al fianco di Patrizia Moretti. "Speriamo che l'esame vada avanti e che si concluda al più presto perché serve alla democrazia", puntualizza Boldrini. La calendarizzazione è stata decisa proprio sull'onda del caso Aldrovandi.
Grasso: "Quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa"
Patrizia Moretti ha incontrato anche il presidente del Senato, Pietro Grasso. "Quegli applausi provocano rabbia e sdegno. Per me poi, che da 30anni vivo circondato da agenti di Polizia, di cui conosco impegno, fatica, rischi, sacrifici, la rabbia è maggiore, perché so che quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa". Lo scrive su Facebook Grasso dopo aver l’incontro.
“Ho avuto difficoltà a trovare le parole giuste per esprimere la mia vicinanza a una madre che ha tragicamente perso un figlio e che, in più, è continuamente esposta a episodi come quello di ieri. Come ho detto un anno fa, in un'occasione simile, per lei ci devono essere solo manifestazioni di affetto: la morte di un ragazzo di 18 anni non può essere oggetto di alcuna strumentalizzazione".
La madre di Federico: "Alfano ha promesso cambiamenti concreti"
"Il ministro Alfano ha promesso cambiamenti concreti. Purtroppo non potranno essere immediati né retroattivi, ma spero che in futuro non consentano più comportamenti così violenti da fare uccidere le persone né l'applauso come quello per chi ha ucciso mio figlio" racconta Patrizia Moretti. "Io - aggiunge - sono impegnata per costruire un futuro che non consenta a persone come mio figlio di essere uccise dalla polizia".
"Pansa ha le mani legate"
"Il capo della Polizia, Pansa mi ha detto di avere 'le mani legate' perché la legge non consente alle commissioni disciplinari di adottare provvedimenti diversi". E' quanto ha riferito Patrizia Moretti dopo l'incontro al Viminale con Alfano e Pansa cui la donna ha chiesto la destituzione degli agenti condannati per la morte del figlio Federico Aldrovandi.
"Mi sottraggo al dialogo con gli assassini. La parola passi alla politica"
In mattinata, in conferenza stampa al Senato, Patrizia Moretti aveva dichiarato: "Mi sottraggo al dialogo malato con gli assassini di mio figlio, con chi applaude e con chi viene a manifestare sotto il mio ufficio. Ora la parola passi alla politica e alle istituzioni".
Boldrini: "Quanto è accaduto va a detrimento di tutto il corpo di Polizia"
Oggi Patrizia Moretti ha incontrato anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. Gli applausi dei poliziotti agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi "sono uno choc per tutti. Nessuno si aspettava una provocazione di questo genere, gratuita e in fregio di tutto il corpo di polizia” ha detto la presidente della Camera che ha auspicato "una presa di distanza di tutti i sindacati rispetto a quanto accaduto per mettere all'angolo questo gruppo di poliziotti che interpreta il suo lavoro in modo strano e isolato". "Quanto è accaduto - ha aggiunto - va a detrimento di tutto il Corpo di Polizia, a fronte di tantissimi poliziotti che fanno bene il loro lavoro, c'è una minoranza che getta discredito sul Corpo".
L'esame del provvedimento sull'introduzione del reato di tortura
"E' stato calendarizzato per la prossima settimana nella commissione Giustizia di Montecitorio l'esame del provvedimento sull'introduzione del reato di tortura". Lo annuncia la presidente della Camera Laura Boldrini, al fianco di Patrizia Moretti. "Speriamo che l'esame vada avanti e che si concluda al più presto perché serve alla democrazia", puntualizza Boldrini. La calendarizzazione è stata decisa proprio sull'onda del caso Aldrovandi.
Grasso: "Quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa"
Patrizia Moretti ha incontrato anche il presidente del Senato, Pietro Grasso. "Quegli applausi provocano rabbia e sdegno. Per me poi, che da 30anni vivo circondato da agenti di Polizia, di cui conosco impegno, fatica, rischi, sacrifici, la rabbia è maggiore, perché so che quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa". Lo scrive su Facebook Grasso dopo aver l’incontro.
“Ho avuto difficoltà a trovare le parole giuste per esprimere la mia vicinanza a una madre che ha tragicamente perso un figlio e che, in più, è continuamente esposta a episodi come quello di ieri. Come ho detto un anno fa, in un'occasione simile, per lei ci devono essere solo manifestazioni di affetto: la morte di un ragazzo di 18 anni non può essere oggetto di alcuna strumentalizzazione".