ITALIA
Governo
Alfano: "Su De Girolamo intercettazioni abusive"
Il vicepremier e ministro dell'Interno interviene così sulla vicenda che coinvolge il ministro per le Politiche agricole. "Sono frasi rubate in un domicilio privato, una barbarie"
Si tratta di "Intercettazioni abusive": ne è convinto Il vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano sulla vicenda che coinvolge il ministro per le Politiche Agricole. "Nunzia De Girolamo, - spiega Alfano - che all'epoca non era neanche ministro, è stata abusivamente e a nostro avviso illecitamente intercettata ed è una barbarie che di quelle intercettazioni si faccia mercimonio".
Il vicepremier non ha risposto direttamente ai giornalisti sulla necessità che De Girolamo riferisca in Parlamento, avanzata da alcune forze parlamentari, in seguito all'inchiesta sulla Asl di Benevento (in cui il ministro dell'Agricoltura non risulta indagata).
"Italia alla deriva, contro De Girolamo una barbarie"
"Se vanno in casa sua persone di cui ha opinione buona e la registrano, è una barbarie che di quelle intercettazioni si faccia mercimonio - ha ribadito Alfano -. Sono frasi rubate in un domicilio privato da parte di chi a questo domicilio ha avuto accesso grazie alla fiducia di chi gli ha aperto la porta".
"Vuol dire che l'Italia va verso una deriva se, con tutti i meccanismi della tecnologia moderna, possiamo cominciare e rubare le frasi e le parole dette nella libertà domestica nel chiuso di una casa. Io penso che il nostro Paese si avvierà verso un grado di barbarie che interromperà tutti i rapporti tra le persone poche nessuno si sentirà più libero di parlare serenamente".
Il vicepremier non ha risposto direttamente ai giornalisti sulla necessità che De Girolamo riferisca in Parlamento, avanzata da alcune forze parlamentari, in seguito all'inchiesta sulla Asl di Benevento (in cui il ministro dell'Agricoltura non risulta indagata).
"Italia alla deriva, contro De Girolamo una barbarie"
"Se vanno in casa sua persone di cui ha opinione buona e la registrano, è una barbarie che di quelle intercettazioni si faccia mercimonio - ha ribadito Alfano -. Sono frasi rubate in un domicilio privato da parte di chi a questo domicilio ha avuto accesso grazie alla fiducia di chi gli ha aperto la porta".
"Vuol dire che l'Italia va verso una deriva se, con tutti i meccanismi della tecnologia moderna, possiamo cominciare e rubare le frasi e le parole dette nella libertà domestica nel chiuso di una casa. Io penso che il nostro Paese si avvierà verso un grado di barbarie che interromperà tutti i rapporti tra le persone poche nessuno si sentirà più libero di parlare serenamente".