MONDO
Lo ha detto a margine del Consiglio Ue Affari interni
Alfano: "Terroristi tra i migranti? Non si può escludere"
"La nostra vigilanza è altissima" ha precisato. Il ministro dell'Interno ha poi lanciato un appello: "L'Ue monti presidio in Africa contro le partenze". E sull'operazione Mare Nostrum ha sottolineato: "Non è destinata a durare in eterno"

Terroristi di Al-qaida tra gli sbarchi di migranti dalla Libia? "Nessuno è in grado di escluderlo. Di certo la nostra vigilanza è altissima". Così il ministro degli Interni Angelino Alfano al termine del consiglio Ue Affari interni, in Lussemburgo, in cui si è discusso di questioni di immigrazione.
"Noi non consideriamo Mare Nostrum un'operazione eterna, non è destinata a durare in eterno" ha detto Alfano. "Salvare vite in mare è importante - ha aggiunto - ma non significa che lo dobbiamo fare sempre noi e per sempre noi".
Il ministro dell'Interno ha poi lanciato un appello: "L'Ue faccia le tende e monti un presidio in Africa, agisca in Africa." Il ministro ha precisato che "l'obiettivo è che in Africa si agisca per evitare le partenze". Alfano ha detto inoltre di aver posto oggi anche le questioni del rafforzamento di Frontex e il tema del diritto di asilo, insistendo perché chi ottiene lo status di rifugiato "deve poterlo esercitare in tutta Europa". A questo riguardo, il ministro ha precisato che se non si può cambiare la normativa vigente (Dublino III), allora si deve procedere con "accordi bilaterali" con i Paesi interessati. Queste tre questioni ritorneranno in agenda al summit Ue del 26 e 27 giugno, ha promesso Alfano, aggiungendo che saranno anche in cima a tutte le riunioni dei ministri degli interni durante il semestre di presidenza italiano.
"Noi non consideriamo Mare Nostrum un'operazione eterna, non è destinata a durare in eterno" ha detto Alfano. "Salvare vite in mare è importante - ha aggiunto - ma non significa che lo dobbiamo fare sempre noi e per sempre noi".
Il ministro dell'Interno ha poi lanciato un appello: "L'Ue faccia le tende e monti un presidio in Africa, agisca in Africa." Il ministro ha precisato che "l'obiettivo è che in Africa si agisca per evitare le partenze". Alfano ha detto inoltre di aver posto oggi anche le questioni del rafforzamento di Frontex e il tema del diritto di asilo, insistendo perché chi ottiene lo status di rifugiato "deve poterlo esercitare in tutta Europa". A questo riguardo, il ministro ha precisato che se non si può cambiare la normativa vigente (Dublino III), allora si deve procedere con "accordi bilaterali" con i Paesi interessati. Queste tre questioni ritorneranno in agenda al summit Ue del 26 e 27 giugno, ha promesso Alfano, aggiungendo che saranno anche in cima a tutte le riunioni dei ministri degli interni durante il semestre di presidenza italiano.