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ITALIA

Prevenzione contro il terrorismo

Alfano: chiuderemo i luoghi di culto abusivi e irregolari

Il ministro dell'Interno a Lecce per una iniziativa sulla sicurezza: la decisione "non per impedire il culto, ma perché avvenga in luoghi in regola con la legge". Il controllo delle frontiere, aggiunge Alfano, "non risolve tutti i problemi"

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"Abbiamo in Italia quattro moschee e oltre 800 luoghi di culto musulmano. Chiuderemo i luoghi abusivi e irregolari ma non per impedire il culto, ma perché il culto avvenga in luoghi che siano in regola dal punto di vista di tutte le autorizzazioni previste dalle nostre leggi". Lo ha detto a Lecce il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

Alfano ha parlato nel corso di una iniziativa sui temi della sicurezza, riferendosi in particolare al fenomeno italiano delle 'moschee in garage' che sarebbe emerso da un recente studio sulla galassia del mondo islamico. Proprio a Lecce c'è una moschea allestita in un garage.

La protezione delle frontiere non risolve tutti i problemi
"La protezione delle frontiere non risolve tutti i problemi, altrimenti non si spiegherebbe come uomini nati e cresciuti in Francia, in Belgio abbiano messo le bombe per uccidere i loro concittadini". Alfano ha parlato di "donne e uomini che provano a sovvertire
le regole democratiche, i regimi di vita. Non stiamo vivendo - ha aggiunto - un tempo ordinario, giornate segnate da lacrime e sangue. Non va dimenticato che quanto accaduto in Francia si è verificato per due volte nello stesso anno solare. E' un tempo
in cui affrontiamo una lotta per la libertà contro un uomo che uccide in nome di un Dio tenuto in ostaggio e prigioniero da chi uccide nel suo nome". 

"In Puglia attenzione alta, sui porti non sono ammesse distrazioni"
Il titolare del Viminale poi ribadisce: "Non esiste il rischio zero in nessun luogo del mondo, come dimostra la drammatica cronologia del terrore dal 2001 ad oggi. Esiste solo la prevenzione, e il nostro lavoro di intelligence e di prevenzione fin qui ha funzionato".   "Dal primo gennaio di quest'anno - ha ricordato il ministro - abbiamo controllato 56 mila persone, perquisito ottomila veicoli, controllato oltre 160 navi e continueremo a farlo. In Puglia ovviamente l'attenzione è alta, essendo un porto che guarda ad est e che ha delle specificità sulle quali non sono ammesse distrazioni".