ITALIA
La decisione del Viminale
Venezia, orazione antisemita, Alfano espelle l'imam di San Donà di Piave
Avrebbe incitato all'odio contro gli ebrei durante una funzione in moschea. Il ministro: "Non è accettabile che venga pronunciata un'orazione di chiaro tenore antisemita"

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha disposto l'immediata espulsione di Raoudi Albdelbar, l'imam della moschea di San Donà di Piave (Venezia) per "grave turbamento dell'ordine pubblico e pericolo per la sicurezza nazionale e discriminazione per motivi religiosi".
L'imam, secondo quanto riporta il quotidiano 'Libero' che ha sollevato il caso, avrebbe incitato all'odio contro gli ebrei nel sermone del venerdì. L'episodio risalirebbe alla fine di luglio.
"Oh Allah - avrebbe detto tra l'altro l'imam le cui parole sono state riprese in un video reso noto dall'associazione Memri.org - porta su di loro ciò che ci renderà felici. Oh Allah, contali uno ad uno e uccidili fino all'ultimo. Non risparmiare uno solo di loro".
"Non è accettabile - afferma Alfano - che venga pronunciata un'orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all'odio religioso. La mia decisione - prosegue il ministro - valga da monito per tutti coloro che pensano che in Italia si possa predicare odio".
Il provvedimento, sottolinea ancora il Viminale, è stato adottato sulla base di scrupolosi accertamenti condotti dal Servizio centrale Antiterrorismo, con il concorso della Digos di Venezia e d'intesa con la Procura.
L'imam, secondo quanto riporta il quotidiano 'Libero' che ha sollevato il caso, avrebbe incitato all'odio contro gli ebrei nel sermone del venerdì. L'episodio risalirebbe alla fine di luglio.
"Oh Allah - avrebbe detto tra l'altro l'imam le cui parole sono state riprese in un video reso noto dall'associazione Memri.org - porta su di loro ciò che ci renderà felici. Oh Allah, contali uno ad uno e uccidili fino all'ultimo. Non risparmiare uno solo di loro".
"Non è accettabile - afferma Alfano - che venga pronunciata un'orazione di chiaro tenore antisemita, contenente espliciti incitamenti alla violenza e all'odio religioso. La mia decisione - prosegue il ministro - valga da monito per tutti coloro che pensano che in Italia si possa predicare odio".
Il provvedimento, sottolinea ancora il Viminale, è stato adottato sulla base di scrupolosi accertamenti condotti dal Servizio centrale Antiterrorismo, con il concorso della Digos di Venezia e d'intesa con la Procura.