MONDO
"Non abbiamo traccia di terroristi tra i migranti"
Immigrazione: oggi l'Ue decide. Alfano: "Serve un pronunciamento dell'Onu"
Giorno decisivo sulla questione immigrazione. La Commissione vara a Bruxelles la nuova Agenda strategica. Il ministro a Radio1: "Dobbiamo ottenere che si arrivi a interventi mirati per la stabilizzazione"

"Io ho proposto l'affondamento dei barconi in mare dopo che i migranti vengono soccorsi ma i miei colleghi hanno detto che è impossibile farlo con le leggi italiane e per i protocolli internazionali sull'ambiente che tutelano il mare dall'inquinamento".
Per stroncare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo "servono azioni mirate in Libia" per neutralizzare le basi di partenza e "affondare i barconi vuoti per evitare che possano essere riusati" dalle organizzazioni criminali che lucrano sulla disperazione dei migranti. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenuto nel corso del programma Voci del mattino su Radio1.
La strategia Ue per l'immigrazione
Le parole del ministro arrivano dunque in un giorno cruciale sul fronte immigrazione. Oggi la Commissione europea vara a Bruxelles la nuova Agenda strategica per le politiche Ue d'immigrazione e asilo. Diverse le proposte che potrebbero rappresentare una vera e propria svolta per il modo in cui gli Stati membri gestiscono i flussi migratori e soprattutto l'accoglienza dei rifugiati. È un settore in cui vere e proprie politiche europee erano finora praticamente inesistenti e e le decisioni erano demandate agli Stati membri.
I tre pilastri dell'Agenda
L'Agenda, che il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha messo fra le prime priorità del suo mandato, è articolata in tre parti: una revisione delle operazioni di sorveglianza delle frontiere che significa risorse dedicate all'Agenzia Frontex triplicate, come hanno deciso i capi di governo durante l'ultimo Consiglio europeo straordinario, e rafforzamento delle capacità di ricerca e salvataggio in mare.
"Distruggere i barconi"
"I trafficanti di esseri umani - ha detto il ministro italiano - sono criminali e assassini che dobbiamo contrastare con tutti i mezzi. L'idea è di non farli riusare le barche che hanno utilizzato per il trasporto dei migranti". Alfano ha manifestato cauto ottimismo sulla "europeizzazione" del problema immigrazione.
"Oggi abbiamo la questione della equa distribuzione dei richiedenti asilo anche in Italia. E' inaccettabile che una regione come la Sicilia abbia da sola il 20 per cento dell'accoglienza. La scorsa settimana - ha aggiunto - rivedendo i sindaci e le regioni mi sono reso conto che questa redistribuzione fa fatta e le resistenze vanno superate".
"Si deve all'Italia se la questione Libia è diventata prioprità mondiale. Dobbiamo ottenere - ha proseguito Alfano - che ci sia un pronunciamenmto dell'Onu e che si arrivi a interventi mirati per la stabilizzazione. Se non c'è stabilizazione della Libia non si risolve il problema delle partenze. Io sono stato vittima di attacchi violentissimi", ma finalmente si comincia a capire il problema.
Paura per i terroristi
"Non abbiamo traccia di terroristi tra i migranti che arrivano nel nostro Paese e questo viene confermato anche dal lavoro svolto dai magistrati. Non possiamo escludere che questo possa accadere e la nostra allerta sulle frontiere e laddove si fanno controlli è alta perchè siamo di fronte a un fenomeno epocale".
Per stroncare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo "servono azioni mirate in Libia" per neutralizzare le basi di partenza e "affondare i barconi vuoti per evitare che possano essere riusati" dalle organizzazioni criminali che lucrano sulla disperazione dei migranti. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenuto nel corso del programma Voci del mattino su Radio1.
La strategia Ue per l'immigrazione
Le parole del ministro arrivano dunque in un giorno cruciale sul fronte immigrazione. Oggi la Commissione europea vara a Bruxelles la nuova Agenda strategica per le politiche Ue d'immigrazione e asilo. Diverse le proposte che potrebbero rappresentare una vera e propria svolta per il modo in cui gli Stati membri gestiscono i flussi migratori e soprattutto l'accoglienza dei rifugiati. È un settore in cui vere e proprie politiche europee erano finora praticamente inesistenti e e le decisioni erano demandate agli Stati membri.
I tre pilastri dell'Agenda
L'Agenda, che il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha messo fra le prime priorità del suo mandato, è articolata in tre parti: una revisione delle operazioni di sorveglianza delle frontiere che significa risorse dedicate all'Agenzia Frontex triplicate, come hanno deciso i capi di governo durante l'ultimo Consiglio europeo straordinario, e rafforzamento delle capacità di ricerca e salvataggio in mare.
"Distruggere i barconi"
"I trafficanti di esseri umani - ha detto il ministro italiano - sono criminali e assassini che dobbiamo contrastare con tutti i mezzi. L'idea è di non farli riusare le barche che hanno utilizzato per il trasporto dei migranti". Alfano ha manifestato cauto ottimismo sulla "europeizzazione" del problema immigrazione.
"Oggi abbiamo la questione della equa distribuzione dei richiedenti asilo anche in Italia. E' inaccettabile che una regione come la Sicilia abbia da sola il 20 per cento dell'accoglienza. La scorsa settimana - ha aggiunto - rivedendo i sindaci e le regioni mi sono reso conto che questa redistribuzione fa fatta e le resistenze vanno superate".
"Si deve all'Italia se la questione Libia è diventata prioprità mondiale. Dobbiamo ottenere - ha proseguito Alfano - che ci sia un pronunciamenmto dell'Onu e che si arrivi a interventi mirati per la stabilizzazione. Se non c'è stabilizazione della Libia non si risolve il problema delle partenze. Io sono stato vittima di attacchi violentissimi", ma finalmente si comincia a capire il problema.
Paura per i terroristi
"Non abbiamo traccia di terroristi tra i migranti che arrivano nel nostro Paese e questo viene confermato anche dal lavoro svolto dai magistrati. Non possiamo escludere che questo possa accadere e la nostra allerta sulle frontiere e laddove si fanno controlli è alta perchè siamo di fronte a un fenomeno epocale".