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ITALIA

La svolta annunciata dal Ministro dell'Interno Alfano

Omicidio Yara, fermato il presunto killer. È un muratore 44enne. Tradito dal Dna, respinge le accuse

Si tratta di un uomo incensurato di Clusone, la zona dove è avvenuto il delitto. È sposato e ha tre figli e secondo il test del Dna sarebbe il figlio dell'autista Guerinoni. Durante l'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. È stato trasferito in carcere
 

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Yara Gambirasio
L'assassino di Yara Gambirasio, dopo tre anni e mezzo di indagini, ha un volto. 
Massimo Giuseppe Bossetti, 44 anni, muratore incensurato di Clusone, la zona dove è avvenuto l'omicidio, secondo gli inquirenti sarebbe il presunto assassino della tredicenne di Brembate Sopra. L'uomo è sposato e ha tre figli.

Durante l'interrogatorio ha deciso di non rispondere ai magistrati avvalendosi della facoltà di non rispondere. Sostanzialmente, fanno sapere i suoi legali, ha respinto le accuse, dicendosi sereno. Si trova ora in carcere dove è arrivato tra le urla delle persone, radunate fuori dalla caserma che hanno inveito contro di lui "assassino" mentre hanno applaudito le forze dell'ordine.

Incastrato dal Dna 
A lui si è arrivati per la sovrapponibilità del suo Dna con quello di "Ignoto 1" rilevato sul corpo della ragazzina. Il presunto omicida sarebbe il figlio illegittimo di un autista della zona, Giuseppe Guerinoni morto nel 1999, che circa 40 anni fa ebbe una relazione con una donna. Per arrivare al suo Dna i carabineri sono ricorsi ad un espediente: un normale controllo stradale durante il quale è stato sottoposto al test dell'etilometro e i carabinieri hanno così estratto il suo dna che è risultato "perfettamente coincidente" con quello trovato sugli indumenti di Yara Gambirasio.

L'annuncio di Alfano
Dopo quasi 4 anni arriva così la svolta del caso di Yara, la 13enne di Brembate Sopra, Bergamo, scomparsa nel novembre 2010 e trovata morta tre mesi dopo, nel febbraio 2011. A dare la notizia è stato il Ministro dell'Interno Angelino Alfano: "È stato individuato l'assassino di Yara Gambirasio. Secondo quanto rilevato dal profilo genetico in possesso degli inquirenti, è una persona del luogo, dunque della provincia di Bergamo". Il presunto assassino sarebbe stato fermato dai carabinieri del Ros nella sua abitazione.

Il caso
Il corpo di Yara era stato ritrovato in un campo di Chignolo d'Isola il 26 febbraio del 2011. Tre mesi prima era scomparsa dal centro sportivo di Brembate di Sopra. Sui leggings e sugli slip di Yara erano state ritrovate delle piccole tracce di sangue, da cui si è potuto risalire al dna dell’assassino. Il profilo genetico era stato confrontato con 18.000 profili, tutte le persone che conoscevano la tredicenne e tutti gli individui che erano passati in zona il giorno della scomparsa, il 26 novembre 2010, e che erano stati registrati dalle celle telefoniche che avevano agganciato i cellulari. 

La pista del Dna
Il 18 settembre del 2012 nasce la cosiddetta 'pista di Gorno': da una marca da bollo, che si trovava su una vecchia patente, viene estratto il DNA di Giuseppe Guerinoni, autista di autobus di Gorno, sposato e padre di due figli, morto a 61 anni nel 1999. SI tratta di un DNA in parte compatibile con quello trovato sul corpo di Yara. Comparata con il nucleo famigliare dell'uomo, la traccia genetica non porta ad alcun risultato: da qui l'ipotesi degli investigatori che esista un suo figlio illegittimo. La salma di Guerinoni viene riesumata il 7 marzo del 2013. Il 10 aprile 2014 la consulenza dell'anatomopatologa Cattaneo fuga i dubbi, peraltro sollevati dalla famiglia di Yara, sulla corrispondenza del Dna con quello dell'autista di Gorno. L'autista di Gorno è il padre del presunto killer della 13enne, la relazione dimostrava che la probabilità che Guerinoni fosse il padre del cosiddetto 'Ignoto 1' è del 99,99999987%, una paternità praticamente provata scientificamente.