POLITICA
"O il Pd sostiene il governo o si chiude"
Legge elettorale. Alfano: sì alle preferenze
Quella dei listini "è la parte più odiosa, perché cinque nomi o sei nomi in lista non cambia nulla: la nostra proposta centrale è che i cittadini possano scegliersi il proprio rappresentante, come accade per le Comuni, per le Regioni e per le Europee"

"Per noi l'obiettivo è che l'elettore possa scegliere il deputato, e proprio perché stiamo superando il Porcellum, mi chiedo perché fare torto agli italiani e tenersi la parte peggiore di quella legge elettorale. Non capisco proprio, è inspiegabile, per Forza Italia è diventata una materia teologica, ed è impossibile discuterne. Chiedo a Forza Italia di non fare questo torto agli italiani". Lo ha dichiarato il ministro degli Interni e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano a Teramo per un evento elettorale.
Alfano ha poi affermato che quella dei listini "è la parte più odiosa, perché cinque nomi o sei nomi in lista non cambia nulla: la nostra proposta centrale è che i cittadini possano scegliersi il proprio rappresentante, come accade per le Comuni, per le Regioni e per le Europee".
Sulle preferenze, il leader del Nuovo centro Destra, spiega che "Renzi dice che è una scelta di Forza Italia, Grillo è disposto, il Pd presenta emendamenti, quindi se Forza Italia vuole evitare questo torto agli italiani basta che dica sì alle preferenze".
Alfano poi riferendosi alla soglia di sbarramento ha confermato che "noi di NCd non abbiamo nessuna preoccupazione per lo sbarramento, i sondaggi ci danno come quarta forza del paese e questo risultato verrà consolidato".
Il Paese non paghi le liti interne al Pd
Angelino Alfano ha parlato anche della tenuta del governo in riferimento alle riforme in arrivo e ha spiegato che il presidente del Consiglio "è espressione del Pd, e se il Pd sostiene Letta il governo va avanti, in caso contrario no. Si riuniscano e decidano cosa fare, il paese non può pagare le liti interne al Pd. Per anni quando il presidente del Consiglio era espressione del Pd la vita del governo è stata condizionata negativamente dalle dinamiche interne al partito, ma il paese non può sobbarcarsi l'onere e il peso dei litigi interni a quel partito".
Alfano ha poi affermato che quella dei listini "è la parte più odiosa, perché cinque nomi o sei nomi in lista non cambia nulla: la nostra proposta centrale è che i cittadini possano scegliersi il proprio rappresentante, come accade per le Comuni, per le Regioni e per le Europee".
Sulle preferenze, il leader del Nuovo centro Destra, spiega che "Renzi dice che è una scelta di Forza Italia, Grillo è disposto, il Pd presenta emendamenti, quindi se Forza Italia vuole evitare questo torto agli italiani basta che dica sì alle preferenze".
Alfano poi riferendosi alla soglia di sbarramento ha confermato che "noi di NCd non abbiamo nessuna preoccupazione per lo sbarramento, i sondaggi ci danno come quarta forza del paese e questo risultato verrà consolidato".
Il Paese non paghi le liti interne al Pd
Angelino Alfano ha parlato anche della tenuta del governo in riferimento alle riforme in arrivo e ha spiegato che il presidente del Consiglio "è espressione del Pd, e se il Pd sostiene Letta il governo va avanti, in caso contrario no. Si riuniscano e decidano cosa fare, il paese non può pagare le liti interne al Pd. Per anni quando il presidente del Consiglio era espressione del Pd la vita del governo è stata condizionata negativamente dalle dinamiche interne al partito, ma il paese non può sobbarcarsi l'onere e il peso dei litigi interni a quel partito".