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ECONOMIA

La vertenza

Ita e Almaviva: 8 settembre manifestazione a Palermo, il 9 sciopero lavoratori

I sindacati: "Tutelare i lavoratori nel passaggio da Alitalia a Ita". Convocato tavolo sulla vertenza Almaviva Contact, al ministero del Lavoro per martedì 7 settembre

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di Tiziana Di Giovannandrea
A rischio ci sono complessivamente 621 posti di lavoro per i dipendenti Almaviva di Palermo e Rende. La vertenza è scoppiata dopo che Ita, la NewCo che prenderà il posto di Alitalia a partire dal 15 ottobre, ha bandito una gara d'appalto, svoltasi in pochi giorni ad agosto, per la gestione dell'assistenza clienti finora svolta da Almaviva, assegnandola a Covisian senza l'inserimento delle clausole di salvaguardia sociale per i dipendenti di Almaviva. 

"La discontinuità fra Alitalia e Ita riguarda solo i lavoratori", dicono i 621 dipendenti Almaviva di Palermo e Rende che, ancora per alcune settimane, lavoreranno per il call center di Alitalia e che rischiano di rimanere senza occupazione, dopo vent'anni che lavorano per Alitalia perché la nuova compagnia aerea ha assegnato il servizio clienti alla società Covisian, ma, a quanto sembra, senza attivare la clausola sociale che consentirebbe ai lavoratori Almaviva di essere assorbiti da Covisian. Tra l'altro i lavoratori, a rischio perdita del posto di lavoro, denunciano che "tecnicamente" il servizio di prenotazione delle due compagnie è identico, anzi coinciderebbe mentre i sindacati asseriscono come sia necessario "tutelare i lavoratori nel passaggio da Alitalia a Ita".  

Dopo le richieste dei sindacati e dell'azienda, oltre che da parte di molti esponenti politici, è stato convocato dal ministro del Lavoro Andrea Orlando per martedì 7 settembre alle 17 nella sede del ministero un vertice sulla vertenza Almaviva Contact.

Si terrà poi mercoledì 8 settembre a Palermo, presso il Foro Italico Umberto Primo, l'assemblea cittadina indetta da Cgil, Cisl e Uil Palermo, Ugl, unitamente alle segreterie territoriali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc, sulla vertenza Almaviva Contact. Per giovedì 9 settembre invece è stato proclamato lo sciopero dei lavoratori.

"In gioco ci sono le sorti di 570 famiglie (lavoratori di Palermo, ndr) - spiegano i sindacati - per questo invitiamo tutti a partecipare per ribadire che Palermo non può permettersi di perdere questi posti di lavoro". "È inaccettabile - continuano - che un'azienda di fatto pubblica, Ita (al 100% di proprietà del Ministero del Tesoro), bandisca una gara di questa entità con modalità privatistiche, non rispettando la legge sulle clausole sociali, mettendo in pericolo in prima battuta il posto di lavoro di 621 lavoratori del Sud e inoltre creando un pericolosissimo precedente che mette a rischio l'intera temuta di un settore che da un ventennio costituisce il più fertile polmone occupazionale del Sud ed in particolare della Sicilia".

 "Una vertenza cittadina che coinvolge il territorio produttivo della città di Palermo, la tenuta occupazionale di tante famiglie e ricadute sociali insostenibili - aggiungono -. Siamo consapevoli della complessità del passaggio dalla vecchia compagnia di bandiera alla nuova e del tentativo di esibire alla Comunità europea una connotazione di forte discontinuità, ma questo non può essere il pretesto per destrutturare un sistema regolatorio posto a tutela dei livelli occupazionali, in assenza del quale le conseguenze per la città di Palermo sarebbero estremamente gravi ed insostenibili".