ECONOMIA
Il giorno della firma
Alitalia-Etihad. Tutti i dettagli dell'accordo
L'investimento di Etihad in Alitalia è di 1.758 miliardi di euro. Il ceo della compagnia di Abu Dhabi, James Hogan: "Abbiamo un piano triennale per far tornare Alitalia alla redditività nel 2017"

Il nuovo gigante dei cieli è pronto a decollare. Con l’accordo siglato oggi dall’ad di Alitalia e dal ceo di Etihad, la compagnia degli Emirati Arabi s’impegna a versare 560 milioni di euro per rivelare il 49% dell’ex compagnia di bandiera e a garantire altri 600 milioni circa di investimenti futuri per cambiare il volto della società italiana. Il processo sarà completato da un ulteriore apporto di capitale, pari a 300 milioni di euro, da parte degli attuali azionisti principali di Alitalia, tra cui si annoverano Intesa San Paolo (88 mln di euro), Poste Italiane (75 mln di euro), Unicredit (63,5 mln di euro), Atlantia (51 mln di euro), Immsi (10 mln di euro), Pirelli (10 milioni di euro) e Gavio (2,5 mln di euro). In aggiunta, le istituzioni finanziarie e le banche azioniste hanno supportato l'operazione con massimi 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine. Trecento milioni di euro di nuove linee di credito sono state inoltre accordate dalle istituzioni finanziarie italiane. "Abbiamo un piano per il rilancio del brand già nei primi tre mesi del prossimo anno" assicura James Hogan che conferma le cifre: "L'investimento di Etihad in Alitalia è di 1.758 miliardi di euro".
Un piano triennale per far tornare Alitalia alla redditività nel 2017
Uno dei punti chiavi è il ritorno alla redditività del vettore italiano nel 2017 con 7 nuove rotte intercontinentali che porterebbero al traguardo di 23 milioni di passeggeri nel 2018. “In 5 anni - ha spiegato il ceo di Etihad - saranno aggiunte 10 nuove rotte di lungo raggio”. Verranno eliminate inoltre alcune rotte giudicate inefficienti. Proseguirà invece il rapporto di Alitalia in Skyteam come ha confermato lo stesso Hogan dopo la firma dell'accordo: "Vogliamo continuare il nostro rapporto con le compagnie che formano l'alleanza Skyteam.
31 milioni di risparmi sul costo del lavoro
Sul fronte sindacale, venerdì notte la Uil Trasporti e le associazioni professionali hanno sottoscritto il nuovo contratto nazionale del trasporto aereo nonché l’intesa sulla riduzione del costo del lavoro in Alitalia che consentirà 31 milioni di risparmi. UilT era l'unica sigla sindacale che ancora non aveva firmato. "Ha vinto Etihad, ma ha vinto anche Alitalia” ha spiegato Hogan assicurando che per i dipendenti dell’ex compagnia di bandiera ci sarà un grande futuro: “forse ci sarà dal lavorare di più e ci saranno dei cambiamenti. Ma il futuro è assicurato".
Un piano triennale per far tornare Alitalia alla redditività nel 2017
Uno dei punti chiavi è il ritorno alla redditività del vettore italiano nel 2017 con 7 nuove rotte intercontinentali che porterebbero al traguardo di 23 milioni di passeggeri nel 2018. “In 5 anni - ha spiegato il ceo di Etihad - saranno aggiunte 10 nuove rotte di lungo raggio”. Verranno eliminate inoltre alcune rotte giudicate inefficienti. Proseguirà invece il rapporto di Alitalia in Skyteam come ha confermato lo stesso Hogan dopo la firma dell'accordo: "Vogliamo continuare il nostro rapporto con le compagnie che formano l'alleanza Skyteam.
31 milioni di risparmi sul costo del lavoro
Sul fronte sindacale, venerdì notte la Uil Trasporti e le associazioni professionali hanno sottoscritto il nuovo contratto nazionale del trasporto aereo nonché l’intesa sulla riduzione del costo del lavoro in Alitalia che consentirà 31 milioni di risparmi. UilT era l'unica sigla sindacale che ancora non aveva firmato. "Ha vinto Etihad, ma ha vinto anche Alitalia” ha spiegato Hogan assicurando che per i dipendenti dell’ex compagnia di bandiera ci sarà un grande futuro: “forse ci sarà dal lavorare di più e ci saranno dei cambiamenti. Ma il futuro è assicurato".