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ECONOMIA

Il giorno dell'intesa

Alitalia, firmato l'accordo. Sì alle nozze con Etihad. Hogan: 'Sarà la compagnia più sexy d'Europa'

L'ad Gabriele Del Torchio e il numero uno di Etihad, James Hogan, hanno firmato il pre accordo tra le due compagnie. Il closing dell'operazione in autunno dopo il via libera dell'Antitrust europea. Caos bagagli a Fiumicino nel mirino della Procura di Roma che apre un'inchiesta

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Il momento della firma tra l'ad di Alitalia e il Ceo di Etihad
È stato firmato dall'Amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, e dal Ceo di Etihad, James Hogan, l'accordo tra le due compagnie. "Ce l'abbiamo fatta, dopo tanta fatica, dopo un anno e tante notti di lavoro" ha commentato a caldo Del Torchio sorridente e visibilmente soddisfatto. Quello di oggi è il pre-accordo che ora dovrà passare al vaglio dell'autorità di regolazione dell'Ue e, una volta ottenute le autorizzazioni, sarà perfezionata in autunno. In mattinata era stata approvato dall'assemblea degli azionisti di Alitalia il testo dell'accordo preliminare con la compagnia degli Emirati Arabi che già ieri aveva ottenuto il via libera del cda. Al termine della riunione, durata circa due ore, i soci hanno dato l'ok all'aumento di capitale fino a 300 milioni di euro. Un risultato ottenuto anche grazie alle firme di Uil, Anpac, Anpav e Avia dopo quelle di Cgil e Cisl sul Contratto nazionale di settore e la riduzione del costo del lavoro. 

Hogan: "Sarà la compagnia più sexy d'Europa"
"Penso che la compagnia più sexy in Europa dev'essere Alitalia, dobbiamo lavorare sul suo brand e la sua immagine". Lo ripete due volte ai giornalisti James Hogan, il presidente e CEO di Etihad, dopo la firma di oggi pomeriggio dell'accordo con Alitalia. Una joint venture per la quale Hogan si è congratulato con il cda dell'azienda e con il Governo italiano, e che porta in dote al vettore tricolore le "142 nazionalità con cui lavoriamo, in una visione globale in cui l'apporto italiano è fondamentale", ha spiegato. Abu Dhabi, casa di Etihad, prosegue, "è l'incrocio di tante rotte nel mondo, con la possibilità di raggiungere oltre un miliardo di persone nel continente indiano e orientale", che si affiancano all'Italia, "il quarto più ampio mercato in Europa, con un grande impatto sui viaggi e sul turismo e un grande mercato per il cargo". Un progetto che interviene su Alitalia, "uno dei più vecchi brand dell'aviazione civile, attivo dal 1947 e una buona compagnia aerea per passeggeri adatta per Etihad, ma che a livello finanziario non se la cava bene", con "un piano triennale concordato con il management di Alitalia per tornare alla redditività entro il 2017: si tratta di collaborare perché noi vogliamo investire e crescere insieme".

Soddisfatti Cgil e Uil
La notizia dell'accordo viene accolta positivamente dai sindacati: "Questo piano industriale rappresenta una prospettiva: da questo punto di vista è una notizia importante, una buona notizia" ha detto Susanna Camusso segretario generale della Cgil. "Credo sia molto importante che l'accordo sia stato firmato - ha aggiunto - l'accordo sorregge finalmente un piano industriale e una idea di sviluppo intercontinentale della compagnia: si fa adesso quello che si sarebbe dovuto fare nel 2009". Sulla stessa linea il leader della Uil, Luigi Angeletti: "E' il migliore accordo che potessimo concepire perchè la compagnia aerea emiratina, a differenza delle compagnie europee, non è concorrenziale ed è assolutamente complementare. Noi abbiamo popolazione, mercato e geografia, loro hanno le risorse economiche: la combinazione di questi fattori può realisticamente consentire di avere una compagnia aerea a 'cinque stelle'". Angeletti sottolinea che la Uil ha firmato questa notte l'accordo sul contratto di lavoro in Alitalia perchè "è stato finalmente difeso il buon senso".

L'accordo in sintesi
Si apre così una nuova pagina nella storia di Alitalia: l'accordo con Etihad prevede che la compagnia emiratina investa 560 mln per rilevare il 49% dell'aviolinea. Tra gli altri punti, vi sarebbero inoltre il ritorno alla redditività del vettore italiano nel 2017, 7 nuove rotte intercontinentali per arrivare a quota 23 milioni di passeggeri nel 2018. Sul fronte sindacale, ieri notte la Uilt e le associazioni professionali hanno dato l'ok al nuovo contratto nazionale del trasporto aereo e all'intesa sul costo del lavoro che consentirà 31 milioni di risparmi. Un accordo che l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio ha definito "decisivo" per il futuro.

Situazione tranquilla a Fiumicino
Sembra intanto tornare alla normalità la situazione a Fiumicino e non si registrano disagi per chi transita nello scalo aeroportuale romano. Giovedì scorso gli addetti Alitalia avevano annunciato una protesta per tutto il fine settimana, con la possibile presentazione di certificati medici. Protesta bollata come "inaccettabile" dallo stesso Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e contro la quale si era pronunciato lo stesso Garante degli Scioperi che aveva ipotizzato pesanti sanzioni. Oggi invece, secondo fonti aeroportuali, i dipendenti - quelli il cui turno iniziava alle 7 o alle 8 di stamane - sarebbero regolarmente in servizio. Soltanto una cinquantina di lavoratori - sempre secondo indiscrezioni - si sarebbe assentata dal servizio anche se viene riferito che sono rallentate comunque le operazioni di terra tra cui lo scarico e il carico di bagagli e che si registrano alcuni ritardi nelle partenze.

La Procura apre un'inchiesta 
Sulla vicenda dei bagagli bloccati nell'aeroporto di Fiumicino la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta. Al momento non sono ipotizzati reati, ma l'attività di monitoraggio degli inquirenti è diretta a verificare l'evolversi della situazione e ad individuare eventuali reati.