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ECONOMIA

Incontro al Mise-Mit

Alitalia, Governo: su offerte approfondimenti prima di esclusiva

I ministri Calenda e Delrio hanno dato istruzione ai Commissari Alitalia di procedere velocemente in presenza di un'offerta solida e credibile

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ed il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, hanno incontrato i commissari straordinari Alitalia, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, per fare il punto sulla procedura di amministrazione e sul processo di vendita dell'ex compagnia di bandiera.

Per quanto riguarda la procedura di vendita, le manifestazioni di interesse fin qui pervenute devono essere ulteriormente approfondite prima di poter procedere ad una negoziazione in esclusiva. Allo stato attuale sono tre le manifestazioni di interesse arrivate per la compagnia di volo: il fondo americano Cerberus, Lufthansa ed Easy Jet, ma mentre per Lufthansa ed Easy Jet ci si trova di fronte a proposte vincolanti, come ha precisato il ministro Calenda, nel caso del fondo Cerberus c'è stata soltanto una manifestazione di interesse oltre i termini e nessuna offerta formale.

I ministri hanno dato istruzione ai commissari di procedere velocemente in presenza di un'offerta solida e credibile. I frutti del lavoro svolto fin qui dai commissari è tangibile. I commissari hanno confermato che la società nel primo trimestre presenterà ricavi in crescita rispetto all'anno precedente e che il prestito dello Stato non è stato sostanzialmente intaccato. L'obiettivo del ministro Calenda (nei giorni scorsi aveva detto: "Per me l’obiettivo è chiudere bene, ma presto per non sprecare i soldi degli italiani”) a quanto pare si sta raggiungendo.

Il prestito ponte da complessivi 900 milioni che il governo di Paolo Gentiloni ha concesso ad Alitalia nel 2017 nell’ottica di facilitare e velocizzare il processo di vendita (inizialmente fissato a 600 milioni e poi incrementato di altri 300 milioni) "è ancora intonso", come ha confermato altresì Calenda.

Anche la Regione Lazio è intervenuta nella vicenda con 3,5 milioni di euro per sostenere i lavoratori di Alitalia, che nel Lazio sono 12 mila, e le aziende dell'indotto che a causa della crisi e dell'insolvenza della compagnia aerea hanno denunciato ripercussioni negative sugli assetti occupazionali.