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ECONOMIA

Scettici i sindacati: chiedono la modifica di alcuni punti del piano industriale

Alitalia non licenzia ma cerca un partner

L'ad Gabriele Del Torchio annuncia ai sindacati che l'aumento di capitale della compagnia e' quasi completato. Per salvaguardare posti serve riduzione dei costi operativi

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Ad Alitalia serve un partner straniero. Lo ha confermato l’amministratore della società, Gabriele Del Torchio. Il nuovo alleato potrebbe arrivare da Oriente (in prima fila rimane Etihad) mentre hanno ribadito di non essere interessate né Lufthansa né Vueling.
 
Il piano industriale: niente licenziamenti ma tagli agli stipendi
Sono due le linee guida del nuovo piano industriale presentato oggi da Del Torchio ai sindacati: nessun licenziamento ma 1900 esuberi e risparmi complessivi per 295 milioni di euro di cui 128 con tagli al costo del lavoro. Tra le misure previste, c'è anche la messa a terra di 11 airbus A320 impiegati sul medio raggio.
 
Gli scogli della trattativa
Il taglio del costo del lavoro per Del Torchio è “irrinunciabile” e lo otterrà in parte con una riduzione del personale, in parte con un’ottimizzazione dei costi: contratti di solidarietà e riduzione degli stipendi come l’eliminazione di alcune indennità e il contribuito di solidarietà per le retribuzioni oltre i 40 mila euro. Si prospetta quindi difficile la trattativa con i sindacati che chiedono di rivedere questo punto. “Pesa l’assenza del governo”, ha commentato Franco Nasso, segretario generale della Filt CGIL.
 
 
Quasi raggiunto l’aumento di capitale
Sembra invece risolto il nodo aumento di capitale: “L'operazione da 300 milioni - ha spiegato Del Torchio - è quasi raggiunta. Alitalia avrebbe raccolto i 225 milioni necessari a far scattare l'ingresso di Poste con i suoi 75 milioni a completamento dell'operazione.