ECONOMIA
Annunciate nuove rotte e più frequenze
Alitalia, Montezemolo: "L'obiettivo è tornare in utile nel 2017"
Presentato il nuovo piano industriale 2015-2018. Il presidente: “Guardiamo al futuro con fiducia e ottimismo”. Il vicepresidente James Hogan: “Sarà la compagnia più sexy. Serve un cambiamento radicale nel modo di lavorare”. Nessuna promessa sul riassorbimento degli ex dipendenti

La "nuova" Alitalia conferma l'obiettivo del ritorno all'utile nel 2017. Ad annunciarlo è stato il presidente della compagnia, Luca Cordero di Montezemolo, durante la conferenza stampa sul nuovo piano industriale 2015-2018. Secondo l'amministratore delegato, Silvano Cassano, si potrebbe arrivare a un risultato positivo per quasi 100 milioni di euro. Il prossimo sarà un triennio centrale per il futuro dell’azienda, sottolinea il vicepresidente James Hogan, per il quale “questa è l’ultima possibilità di salvarla”.
Montezemolo: “Guardiamo al futuro con fiducia e ottimismo”
Luca Cordero di Montezemolo ha parlato di “progetti ambiziosi". “Dopo momenti drammatici oggi guardiamo al futuro con fiducia e ottimismo – ha dichiarato - L'obiettivo deve essere creare valore senza essere più dipendente dalle banche. Sono obiettivi realisticamente ambiziosi e sfidanti”.
Cassano: "Nuove rotte e più frequenze"
A quantificare l'utile atteso dalla compagnia è stato l'amministratore delegato, Silvano Cassano. "Pensiamo di poterci avvicinare a 100 milioni", ha spiegato. Annunciando "nuove rotte e più frequenze", ha aggiunto che Nord America e Asia sono "i punti focali del nostro sviluppo". L'intenzione è portare entro metà 2018 i voli a lungo raggio da 11 a 25 a settimana a Milano e da 87 a 113 a Roma. "Faremo tutti gli investimenti necessari per dare al cliente un servizio a cinque stelle", ha garantito.
Hogan: “Serve cambiamento radicale nel modo di lavorare”
"Alitalia sarà la compagnia più sexy", ha promesso James Hogan, vicepresidente della compagnia e presidente di Etihad. Poi ha ricordato: "Non ci saremmo mai avventurati in questa iniziativa se non avessimo avuto l'obiettivo della redditività". Per raggiungerlo servirà però un cambio di rotta rispetto al passato. "Alitalia è importante dal punto di vista del brand ma da quello dei conti c'è molto da fare – ha puntualizzato - È stata gestita finora come una società pubblica. Serve un cambiamento radicale del modo di lavorare per abbassare i costi e aumentare la produttività. Senza una ristrutturazione l'Alitalia non avrebbe mai la possibilità di avere successo".
“Etihad non è una banca”
Etihad, ha aggiunto Hogan, "è per Alitalia un investitore di lungo termine, non siamo qui per un mordi e fuggi”. Ha però messo in chiaro un aspetto: “Non siamo una banca. Negli Emirati non esistono sovvenzioni a fondo perduto".
Il futuro degli ex dipendenti
Nessuno si è sbilanciato sul futuro degli ex dipendenti. "Oggi non è possibile fare
promesse - ha detto Silvano Cassano - Le gravi difficoltà operative della compagnia non si risolvono in quindici giorni. Ora dobbiamo procedere con velocità e pragmatismo per risanare la compagnia"."Faremo tutto il possibile per riassorbire gli ex dipendenti ma sia chiaro che la priorità per Alitalia à quella di avere successo", ha ribadito James Hogan.
Montezemolo: “Guardiamo al futuro con fiducia e ottimismo”
Luca Cordero di Montezemolo ha parlato di “progetti ambiziosi". “Dopo momenti drammatici oggi guardiamo al futuro con fiducia e ottimismo – ha dichiarato - L'obiettivo deve essere creare valore senza essere più dipendente dalle banche. Sono obiettivi realisticamente ambiziosi e sfidanti”.
Cassano: "Nuove rotte e più frequenze"
A quantificare l'utile atteso dalla compagnia è stato l'amministratore delegato, Silvano Cassano. "Pensiamo di poterci avvicinare a 100 milioni", ha spiegato. Annunciando "nuove rotte e più frequenze", ha aggiunto che Nord America e Asia sono "i punti focali del nostro sviluppo". L'intenzione è portare entro metà 2018 i voli a lungo raggio da 11 a 25 a settimana a Milano e da 87 a 113 a Roma. "Faremo tutti gli investimenti necessari per dare al cliente un servizio a cinque stelle", ha garantito.
Hogan: “Serve cambiamento radicale nel modo di lavorare”
"Alitalia sarà la compagnia più sexy", ha promesso James Hogan, vicepresidente della compagnia e presidente di Etihad. Poi ha ricordato: "Non ci saremmo mai avventurati in questa iniziativa se non avessimo avuto l'obiettivo della redditività". Per raggiungerlo servirà però un cambio di rotta rispetto al passato. "Alitalia è importante dal punto di vista del brand ma da quello dei conti c'è molto da fare – ha puntualizzato - È stata gestita finora come una società pubblica. Serve un cambiamento radicale del modo di lavorare per abbassare i costi e aumentare la produttività. Senza una ristrutturazione l'Alitalia non avrebbe mai la possibilità di avere successo".
“Etihad non è una banca”
Etihad, ha aggiunto Hogan, "è per Alitalia un investitore di lungo termine, non siamo qui per un mordi e fuggi”. Ha però messo in chiaro un aspetto: “Non siamo una banca. Negli Emirati non esistono sovvenzioni a fondo perduto".
Il futuro degli ex dipendenti
Nessuno si è sbilanciato sul futuro degli ex dipendenti. "Oggi non è possibile fare
promesse - ha detto Silvano Cassano - Le gravi difficoltà operative della compagnia non si risolvono in quindici giorni. Ora dobbiamo procedere con velocità e pragmatismo per risanare la compagnia"."Faremo tutto il possibile per riassorbire gli ex dipendenti ma sia chiaro che la priorità per Alitalia à quella di avere successo", ha ribadito James Hogan.