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ECONOMIA

Senza soldi

Alitalia, no pagamento seconda rata stipendi maggio. Sindacati: inaccettabile

In attesa dei 100 milioni stanziati con il decreto Sostegni bis, ferma la seconda rata della retribuzione di maggio e la quattordicesima

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di Tiziana Di Giovannandrea
Alitalia non è in grado di pagare il restante 50% degli stipendi di maggio perché in attesa di "una visibilità sui tempi di accredito del finanziamento previsto di 100 milioni", stanziati con il decreto Sostegni bis è quanto ammesso da uno dei tre Commissari straordinari dell' ex compagnia di bandiera, Gabriele Fava, in audizione alla Commissione Bilancio di Montecitorio sul decreto Sostegni bis.

Fava ha specificato che "a causa della situazione di criticità nella disponibilità di cassa a maggio è stata erogata" solo "la prima metà di stipendio". "Per noi la situazione è molto critica dal punto di vista economico e giuslavoristico perché adesso avremo anche l'erogazione della quattordicesima. Il netto si aggira sui 23 milioni di euro" sottolineando "quanto sia vitale per noi avere un'iniezione di liquidità. È fondamentale e imprescindibile per far fronte a stipendi e per i prossimi mesi".

È un "quadro impietoso" quello di Alitalia. È pertanto "Indispensabile ottenere altri finanziamenti, anzi esiziale, in attesa che si completi l'iter di definizione con la Commissione" sul dossier Alitalia-Ita, ha detto, l'altro Commissario straordinario Daniele Santosuosso nel corso della sua audizione in Commissione Bilancio della Camera in merito al decreto Sostegni bis illustrando il quadro economico e finanziario di Alitalia. Santosuosso ha poi messo in evidenza come i "ricavi da vendita dei biglietti nel 2021 sia in forte calo rispetto al 2019". I dati presentati dal Commissario straordinario in Commissione Bilancio sono drammatici: "Per il mese di gennaio i ricavi da vendita per i biglietti ammontano a 16,6 milioni contro i 173,3 milioni del gennaio 2019, con una variazione negativa del 90%. Per il mese di febbraio abbiamo 21,2 milioni di ricavi contro i 148,4 milioni di febbraio 2019, con un delta negativo dell'86%. Per il mese di marzo 21,6 milioni contro i 186,7 milioni rispetto al mese di marzo 2019, con un delta negativo dell'88%. Per il mese di aprile abbiamo 22,5 mln di ricavi contro 213,1 milioni di ricavi per il mese di aprile 2019, con un delta negativo dell'89%. In pre-consuntivo registriamo per maggio 29,7 milioni di ricavi contro 223,8 milioni di maggio 2019, con una variazione negativa dell'87%".

Il Commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande, ascoltato anche lui, nel pomeriggio dalla Commissione Bilancio di Montecitorio nell'ambito dell'esame del Dl Sostegni-bis ha evidenziato come "la dotazione di 350 milioni per far fronte alla crisi di Alitalia dopo la pandemia ancora oggi è soltanto parzialmente utilizzata".  Leogrande ha precisato che in cassa c'è "ancora una dotazione di circa 40 milioni del fondo stanziato nel 2020 per l'indennizzo Covid". Nel suo intervento il Commissario ha sottolineato come gli aiuti siano largamente sproporzionati al crollo dell'attività della compagnia nel 2020 che nel periodo "marzo-dicembre 2020" ha avuto "una contrazione di circa il 90%".  
 
I sindacati, in mattinata hanno fatto sapere che il restante 50% degli stipendi di maggio rimasto sospeso, non era ancora stato accreditato mentre i Commissari straordinari avevano indicato alle rappresentanze sindacali la data del 3 giugno per il pagamento totale della retribuzione. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta unitariamente definiscono "inaccettabile" la mancata erogazione del restante 50% dello stipendio e chiedono che il Governo si attivi per "accreditare immediatamente i 100 milioni in favore di Alitalia in amministrazione straordinaria".

Le organizzazioni sindacali spiegano: "Non è la prima volta che si verificano questi ritardi inaccettabili. I lavoratori continuano ad operare e volare in maniera professionale, garantendo la continuità aziendale e il servizio di connettività del Paese. Anche alla luce di questo increscioso ritardo confermiamo - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta - lo sciopero nazionale del 18 giugno, al quale ne seguiranno altri se non si troveranno soluzioni concrete per i lavoratori".