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ECONOMIA

Accordo con Etihad

Alitalia, via libera di Poste all'operazione. Resta il no della Uil

Sul contratto nazionale e sull'accordo sui risparmi per Alitalia hanno firmato anche Ugl e Usb. Lupi ha commentato: "Siamo al 65%". Poste ha deciso di aderire al nuovo impegno finanziario che verrà chiesto ai soci per garantire eventuali perdite superiori al budget 2014 e contenziosi nella old company

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Resta il 'no' della Uil, ma ormai sul contratto nazionale e sull'accordo sui risparmi per Alitalia hanno firmato anche Ugl e Usb. E così - ha annunciato il ministro dei Trasporti Lupi - si è arrivati al 65% delle firme. E a completare un altro tassello del puzzle Alitalia-Etihad c'è anche Poste, che ha deciso di aderire al nuovo impegno finanziario che verrà chiesto ai soci.

"Passo dopo passo stiamo andando avanti per realizzare l'operazione con Etihad", ha commentato Lupi, spiegando che dopo Poste e le banche anche la questione sindacale si sta risolvendo: "L'Ugl è venuta a firmare previo alcune giuste garanzie. Con Ugl e Usb stiamo al 65%, mi auguro che anche la Uil capisca che è importante la rappresentanza, ma è importante anche che ci sia una compagnia di bandiera dove i lavoratori possano essere rappresentati".    

Il sindacato di Luigi Angeletti per adesso rimane sulla propria posizione. In mattinata la sigla di categoria ha inviato una lettera all'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio per chiedergli di non attuare gli accordi firmati solo da Filt e Fit perché "illegittimi" e minacciando azioni legali. Un successivo comunicato del segretario generale della Uilt Claudio Tarlazzi denunciava la nullità degli accordi per la mancanza del 50% più uno della rappresentanza. Un allarme che stava preoccupando anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, intervenuto per augurarsi che non ci fossero difficoltà perché "siamo convinti del valore e dell'utilità dell'accordo tra Alitalia ed Etihad".    

A cambiare la situazione è stata la decisione nel pomeriggio dell'Usb e dell'Ugl di firmare. "Noi abbiamo fatto delle richieste per salvaguardare certe situazioni che oggi ci sono", cioè l'inserimento dei lavoratori in mobilità nel bacino e le garanzie per i piloti che andranno a lavorare ad Abu Dhabi, ha spiegato il numero uno del sindacato Giovanni Centrella prima di firmare.  

Intanto Poste ha deciso di aderire al nuovo impegno finanziario (l'equity committment) che verrà chiesto ai soci per garantire eventuali perdite superiori al budget 2014 e contenziosi nella old company. L'equity committment, secondo fonti vicine all'operazione, vale 200 milioni di euro e Poste Italiane aderirà per la propria quota del 19,48%.    

In serata si sono recate al ministero dei trasporti le associazioni professionali Anpac, Anpav e Avia, preoccupate soprattutto per le diseguaglianze tra personale di terra e naviganti previsti dal contributo di solidarietà contenuto nell'accordo sui risparmi. Al personale navigante, cui viene tolta la tredicesima, si trova a sborsare complessivamente 25 milioni a fronte di un ritorno per 14 milioni; mentre il personale di terra ne versa 4,5 milioni a fronte di un ritorno per 8 milioni. 

Secondo il contributo solidaristico contenuto nell'accordo, da luglio a dicembre il personale Alitalia si vedrà ridurre lo stipendio da un minimo di 85 euro al mese per i lavoratori di terra fino ad oltre 1.300 euro per i comandanti più anziani e dirigenti. Hostess e steward si vedranno togliere dalla busta paga circa 300 euro al mese. Il contributo è progressivo in base alle varie fasce di reddito. La maggior parte del personale di terra di Alitalia (che comprende impiegati, tecnici e addetti) percepisce retribuzioni inferiori ai 20 mila euro ed è salvo dai tagli.