MONDO
Il rapporto dei militari USA
Allarme del Pentagono sulle armi nucleari della Cina: "Mille testate nel 2030"
"La Cina sta sviluppando il suo arsenale nucleare più rapidamente del previsto", si legge nel documento. Pechino nel 2027 potrebbe avere 700 testate nucleari. Arrivando a mille entro il 2030

La Cina potrebbe avere 700 testate nucleari entro il 2027, l'allarme in un rapporto del Pentagono sull'arsenale di Pechino.
Le stime sarebbero sensibilmente superiori a quelle documentate in precedenza dall'intelligence statunitense (che aveva quantificato in 200 testate l'arsenale nucleare cinese). L'obiettivo sarebbe poi - sempre secondo il rapporto - ancora più ambizioso per il 2030, tra quasi 10 anni infatti, potrebbe averne mille. "Pechino sta ampliando anche il numero di piattaforme di consegna nucleari terrestri, marittime ed aree, costruendo le infrastrutture necessarie per supportare questa espansione delle sue forze nucleari".
Anche la flotta marittima cinese in crescita
Fonte di preoccupazione dei militari USA inoltre, anche l'espansione delle forze navali, con la Marina cinese che ha ora una 360 navi, superando quella americana di 287. Anche su questo fronte l'intelligence militare statunitense prevede una forte espansione: entro il 2030 la flotta cinese potrebbe arrivare a 425 navi.
La crisi di Tawan
Il rapporto arriva mentre le tensioni rimangono alte tra Stati Uniti e Cina, sulla possibilità di una guerra su Taiwan, dopo i sorvoli dei caccia di Pechino sull'isola indipendente. Secondo gli esperti militari statunitensi, la Cina starebbe espandendo le sue forze nucleari, per "limitare le opzioni americane in caso di conflitto"
Scetticismo sul rapporto dal Middlebury Institute
Di diverso avviso Jeffrey Lewis - esperto di non proliferazione presso il Middlebury Institute of International Studies - intervistato dal Financial Times: "è importante mantenere un certo scetticismo sulle previsioni del Pentagono. Sono cauto nell'accettare la cifra di 1.000, ma sembra abbastanza chiaro che i cinesi non siano più disposti ad accettare il primato nucleare degli Stati Uniti", ha concluso Lewis.
L'arsenale nucleare americano
Secondo il rapporto "Nuclear Noteboook 2021" - una ricerca annuale svolta per il Nuclear Information Project della Federation of American Scientists - "Gli Stati Uniti hanno complessivamente 3.800 testate nucleari, delle quali 1.800 dispiegate". Alle quali si aggiungono 1.750 testate smantellate: un inventario totale di circa 5.550 testate nucleari. "Delle circa 1.800 testate schierate" - prosegue il rapporto - "400 sono missili intercontinentali terrestri, 1.000 sono su sottomarini, 300 sono su bombardieri delle basi degli Stati Uniti e 100 bombe tattiche, dislocate nelle basi europee.
Le stime sarebbero sensibilmente superiori a quelle documentate in precedenza dall'intelligence statunitense (che aveva quantificato in 200 testate l'arsenale nucleare cinese). L'obiettivo sarebbe poi - sempre secondo il rapporto - ancora più ambizioso per il 2030, tra quasi 10 anni infatti, potrebbe averne mille. "Pechino sta ampliando anche il numero di piattaforme di consegna nucleari terrestri, marittime ed aree, costruendo le infrastrutture necessarie per supportare questa espansione delle sue forze nucleari".
Anche la flotta marittima cinese in crescita
Fonte di preoccupazione dei militari USA inoltre, anche l'espansione delle forze navali, con la Marina cinese che ha ora una 360 navi, superando quella americana di 287. Anche su questo fronte l'intelligence militare statunitense prevede una forte espansione: entro il 2030 la flotta cinese potrebbe arrivare a 425 navi.
La crisi di Tawan
Il rapporto arriva mentre le tensioni rimangono alte tra Stati Uniti e Cina, sulla possibilità di una guerra su Taiwan, dopo i sorvoli dei caccia di Pechino sull'isola indipendente. Secondo gli esperti militari statunitensi, la Cina starebbe espandendo le sue forze nucleari, per "limitare le opzioni americane in caso di conflitto"
Scetticismo sul rapporto dal Middlebury Institute
Di diverso avviso Jeffrey Lewis - esperto di non proliferazione presso il Middlebury Institute of International Studies - intervistato dal Financial Times: "è importante mantenere un certo scetticismo sulle previsioni del Pentagono. Sono cauto nell'accettare la cifra di 1.000, ma sembra abbastanza chiaro che i cinesi non siano più disposti ad accettare il primato nucleare degli Stati Uniti", ha concluso Lewis.
L'arsenale nucleare americano
Secondo il rapporto "Nuclear Noteboook 2021" - una ricerca annuale svolta per il Nuclear Information Project della Federation of American Scientists - "Gli Stati Uniti hanno complessivamente 3.800 testate nucleari, delle quali 1.800 dispiegate". Alle quali si aggiungono 1.750 testate smantellate: un inventario totale di circa 5.550 testate nucleari. "Delle circa 1.800 testate schierate" - prosegue il rapporto - "400 sono missili intercontinentali terrestri, 1.000 sono su sottomarini, 300 sono su bombardieri delle basi degli Stati Uniti e 100 bombe tattiche, dislocate nelle basi europee.