POLITICA
Allarme di Padoan: mercati nervosi, Italia nel mirino
Il ministro dell'Economia del governo uscente, ospite nel programma di Rai3 "Mezz'ora in più", commenta le reazioni dei mercati. "Si stanno riposizionando sull'Italia. I primi a perderci saranno i risparmiatori". E poi si dice "preoccupato" se venissero messe in discussione "importanti riforme"

Dati alla mano Pier Carlo Padoan non va tanto per il sottile. E intervistato da Lucia Annunziata su Rai3, dichiara che "il costo della Brexit è attorno a 60mld ma il costo dell'uscita dall'euro sarebbe di gran lunga superiore". I conti sono presto fatti: "Il debito che l'Italia ha nei confronti di chi presta soldi è in euro, anche nei confronti dei cittadini italiani. E uscire dal sistema della moneta unica significa moltiplicare il valore del debito che il Paese continuerebbe ad avere nei confronti dei creditori". Insomma, per il ministro ancora in carica un'ipotesi che non esiste.
"Lo spread - ha ricordato Padoan - è andato oltre 200 punti ed arrivato a 100 punti sulla Spagna, inoltre i titoli a breve si stanno agitando più di quelli a lungo, il che è un segnale di nervosismo crescente sui mercati". Il ministro dell'Economia ha poi aggiunto: "I mercati mercati si stanno riposizionando sull' Italia, Moody's l'ha detto in modo esplicito. Se questo avviene i primi a perderci saranno i risparmiatori italiani, che già hanno subito perdite che si potevano evitare".
Padoan inoltre stigmatizza chi usa la crisi politica italiana come occasione per muovere critiche all'intero Paese. "Sono assolutamente inaccettabili e fuori luogo gli articoli sull'Italia usciti sulla stampa tedesca - ha detto - sono inconcepibili e molto bene ha fatto l'ambasciatore italiano a Berlino a protestare ufficialmente". Ma aggiunge anche di aver "ricevuto sensazioni di aggressività molto più sgradevoli da altri Paesi che non dalla Germania".
Padoan ha poi dichiarato che "sicuramente la Germania ha un ruolo dominante perché è l'economia più forte, che non ha problemi di bilancio pubblico" ma c'è - ha aggiunto - un surplus della bilancia dei pagamenti corrente "del tutto inaccettabile e fuori dalle regole" e l'Italia ha proposto "modi per aggiustarla. La Germania - ha aggiunto - è oggettivamente il paese più forte e questo fa sì che le regole che propone siano spesso condivise dai paesi nordici, invece la lotta è trovare soluzioni che vadano bene a tutti, in campo bancario e fiscale".
Il ministro resta convinto che l'Italia sia un "paese fondamentalmente solido", ma questo "se non vengono messe in discussione importanti riforme". Perché in tal caso "questa solidità verrebbe meno e io sarei molto preoccupato".
"Lo spread - ha ricordato Padoan - è andato oltre 200 punti ed arrivato a 100 punti sulla Spagna, inoltre i titoli a breve si stanno agitando più di quelli a lungo, il che è un segnale di nervosismo crescente sui mercati". Il ministro dell'Economia ha poi aggiunto: "I mercati mercati si stanno riposizionando sull' Italia, Moody's l'ha detto in modo esplicito. Se questo avviene i primi a perderci saranno i risparmiatori italiani, che già hanno subito perdite che si potevano evitare".
Padoan inoltre stigmatizza chi usa la crisi politica italiana come occasione per muovere critiche all'intero Paese. "Sono assolutamente inaccettabili e fuori luogo gli articoli sull'Italia usciti sulla stampa tedesca - ha detto - sono inconcepibili e molto bene ha fatto l'ambasciatore italiano a Berlino a protestare ufficialmente". Ma aggiunge anche di aver "ricevuto sensazioni di aggressività molto più sgradevoli da altri Paesi che non dalla Germania".
Padoan ha poi dichiarato che "sicuramente la Germania ha un ruolo dominante perché è l'economia più forte, che non ha problemi di bilancio pubblico" ma c'è - ha aggiunto - un surplus della bilancia dei pagamenti corrente "del tutto inaccettabile e fuori dalle regole" e l'Italia ha proposto "modi per aggiustarla. La Germania - ha aggiunto - è oggettivamente il paese più forte e questo fa sì che le regole che propone siano spesso condivise dai paesi nordici, invece la lotta è trovare soluzioni che vadano bene a tutti, in campo bancario e fiscale".
Il ministro resta convinto che l'Italia sia un "paese fondamentalmente solido", ma questo "se non vengono messe in discussione importanti riforme". Perché in tal caso "questa solidità verrebbe meno e io sarei molto preoccupato".