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SALUTE

Antibiotici utilizzati nel 42 per cento dei bambini di età inferiore ad 1 anno

Allarme pediatri: antibiotico-resistenza oltre il 35%, niente nuovi antibiotici per prossimi 5 anni

"L'uso, ma soprattutto l'abuso degli antibiotici a cui abbiamo assistito in questi ultimi trent'anni nel nostro Paese, ha fatto sì che ormai il 'bagaglio antibiotici' sia finito e che non possiamo contare su nuove molecole per almeno i prossimi 5 anni", ha dichiarato Paola Marchisio, Dirigente Medico presso l’Università degli Studi di Milano

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L'Italia è tra i Paesi europei con i livelli più elevati di antibiotico-resistenza. Negli ultimi 5 anni la resistenza agli antibiotici è aumentata: se nel 2003 si attestava intorno al 21 per cento, oggi ha superato il 35 per cento.
 
Un fenomeno, questo, evidente anche nei pazienti in età pediatrica. E' l'allarme lanciato dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica,Sitip, al 70° Congresso italiano di pediatria in corso a Palermo, che avverte: nei prossimi cinque anni non avremo nuovi antibiotici.
 
Antibiotici usati in pediatria soprattutto per infezioni respiratorie
Gli esperti ricordano che oggi, in Italia, gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica, soprattutto per il trattamento delle infezioni respiratorie. Secondo i dati pubblicati dall'Osservatorio Arno nel 2011, gli antibiotici vengono utilizzati dal 42 per cento dei bambini di età inferiore ad 1 anno, dal 66 per cento di quelli di 1 anno, dal 65 per cento tra i 2 e i 5 anni, dal 41 per cento tra i 6 e gli 11 anni e dal 33 per cento degli adolescenti tra i 12 e i 13 anni.
 
L’abuso ha reso gli attuali antibiotici inefficaci
"Gli antibiotici sono farmaci preziosi ha detto Paola Marchisio - Dirigente Medico presso l’Università degli Studi di Milano - ma vanno usati correttamente e con equilibrio. E' fondamentale che prima di prescrivere un antibiotico ci sia una diagnosi certa di infezione verosimilmente batterica da parte del pediatra, altrimenti si corre il rischio, come sta accadendo nel nostro Paese, che alcuni di questi farmaci spesso così abusati, perdano di efficacia. L'uso, ma soprattutto l'abuso degli antibiotici a cui abbiamo assistito in questi ultimi trent'anni nel nostro Paese, ha fatto sì che ormai il 'bagaglio antibiotici' sia finito e che non possiamo contare su nuove molecole per almeno i prossimi 5 anni".
 
Assumere gli antibiotici in modo responsabile
Usare, quindi, gli antibiotici in modo responsabile significa, secondo la Sitip, tutelare la salute di tutti poiché il loro cattivo utilizzo rischia di rendere più "forti" i batteri e di aumentare la diffusione delle infezioni diminuendo le nostre armi per combatterle. Le più recenti linee guida approvate dalla Consensus Confererence del 2013 su "l'Impiego giudizioso della terapia antibiotica nelle infezioni delle vie aeree in età pediatrica" indicano che l'uso dell'antibiotico è necessario, per esempio, nei casi di otite media acuta, rinosinusite, polmonite e meningite.

Il fai da te va sempre evitato
"Raccomandiamo sempre ai genitori - ha precisato Susanna Esposito, presidente della Sitip - che in caso di prescrizione medica di antibiotico, questo vada assunto in modo corretto. Il fai da te va sempre evitato: questi farmaci devono essere somministrati ai dosaggi raccomandati dal pediatra, con il numero di dosi indicate nell'arco della giornata e per tutto il tempo utile ad ottenere la completa eliminazione dei batteri che hanno causato la malattia, di solito per non meno di 7-10 giorni. Ed infine non bisogna mai utilizzare una confezione di antibiotico già aperta e utilizzata in precedenza".