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ITALIA

Meteo.it e Coldiretti

Alta pressione e smog nel ponte dell'Immacolata. Per 8 milioni gita fuori porta

Tra le mete preferite ci sono la montagna, la campagna e le città d'arte

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Smog (foto d'archivio)
Un campo di alta pressione di misure enormi ha conquistato l'Europa e l'Italia, e da parecchi giorni porta condizioni di stabilità atmosferica, ma non sempre il bel tempo. La redazione de iLMeteo.it avvisa che con questa situazione la nebbia in Pianura Padana sarà all'ordine del giorno. È bene ricordare che la nebbia, unita all'alta pressione, favorisce il ristagno delle sostanze inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera: le polveri sottili come il PM10 rimangono imprigionate nei primi stadi dell'atmosfera e vengono respirate dall'uomo. "Il tempo non subirà grosse variazioni per i prossimi giorni: nebbia anche persistente al Nord, segnatamente sulla Pianura Padana, da sabato anche in Toscana, Umbria e Marche. Domenica qualche pioviggine potrà interessare Liguria, Toscana, Umbria, Marche e Romagna e infine le coste del basso Tirreno", spiega il portale.

Coldiretti
Sono circa 8 milioni gli italiani che hanno scelto di fare almeno una scampagnata o una gita fuori porta da concludere in giornata approfittando del ponte dell'Immacolata. È quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it dal quale si evidenzia che sono in molti che pur non potendosi godere una vacanza completa non si rassegnano a stare a casa. Tra le mete preferite ci sono la montagna, la campagna dove si registrano buone presenze per l'agriturismo e le città d'arte dove particolarmente affollati sono i consueti mercatini natalizi. Un appuntamento tradizionale al quale hanno deciso di partecipare quasi 6 italiani su 10 (58 per cento) anche per acquistare regali per se stessi e per gli altri da mettere sotto l'albero, secondo una analisi Coldiretti/Ixè per le festivita' di fine anno 2016. Molto gettonati in queste occasioni sono i cibi di strada che rappresentano una alternativa low cost per i "pendolari" della vacanza.

Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dall' 81% per cento - sottolinea la Coldiretti - è infatti il cibo della tradizione locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 13 per cento sceglie quello internazionale come gli hot dog e solo il 6 per cento i cibi etnici come il kebab. Un fenomeno che ha avuto una vera esplosione nel 2016 con la comparsa di mezzi mobili tecnologicamente avanzati cosiddetti "food truck" per la preparazione e l'offerta delle diverse tipologie di prodotti, ma anche la nascita di catene specializzate. Dagli arancini siciliani alla piadina romagnola, dalle olive ascolane ai filetti di baccalà romani, dagli arrosticini abruzzesi alla polenta fritta veneta, dalle focacce liguri al pesce fritto nelle diverse località marittime senza dimenticare i panini ripieni con le tipiche farciture locali sono molte le specialità che contribuiscono alla conoscenza del luogo che si va a visitare. A sostenere il percorso di qualificazione dell'offerta alimentare in questo settore ci sono gli oltre mille mercati degli agricoltori che - conclude la Coldiretti - si sono diffusi in molte grandi e piccole città grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la piu' vasta rete di vendita diretta a livello mondiale.