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MONDO

Usa 2016

Lo staff di Trump ammette: "Siamo indietro". E un'altra donna accusa il candidato repubblicano

Dal quartier generale di Trump ammettono: "Siamo indietro". Nuove accuse intanto per il candidato repubblicano che firma intanto il suo 'contratto con gli americani' e in un video i suoi elettori tornano a parlare di elezioni truccate in favore di Hillary che vola nei sondaggi 

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Dallo staff di Donald Trump arriva l'ammissione: "Siamo indietro" e Hillary Clinton ha "numerosi vantaggi". Kellyane Conway, la responsabile della campagna, si mostra però fiduciosa: "Quando siamo per comizi e vediamo la gente, l'impressione è che non è finita". Clinton, spiega Conway, ha numerosi vantaggi, come i 66 milioni di dollari di pubblicità acquistata in settembre, ma anche un "marito che è ex presidente. E può contare sull'attuale presidente e la First Lady, che sono tutti molto più popolari di quanto lei possa mai sperare di essere".

Le nuove accuse
Un'altra donna accusa Trump di molestie, l'undicesima: afferma che nel 2006 il candidato repubblicano l'ha baciata senza il suo consenso e offerto 10.000 dollari per stare in albergo con lui, nel corso di una conferenza stampa. Jessica Drake, l'undicesima accusatrice del tycoon americano, lavora nel mondo del cinema per adulti, e ha raccontato di avere incontrato Trump nel 2006 a un torneo di golf. In quell'occasione il miliardario l'avrebbe invitata in albergo, dove lei sarebbe andata in compagnia di due amici. Allora Trump l'avrebbe baciata senza il suo consenso e l'avrebbe invitata a tornare da sola offrendole in cambio 10mila dollari e l'uso del suo jet privato, secondo quanto ha raccontato la donna accompagnata dal suo avvocato Gloria Allred, chiarendo di avere rifiutato la proposta.

Il tycoon firma il suo 'contratto con gli americani'
Intanto Il candidato repubblicano alle presidenziali Usa dell'8 novembre, Donald Trump ha annunciato che querelerà per diffammazione tutte le donne che nelle ultime due settimane (almeno 10) lo hanno accusato di averle molestate sessualmente negli anni scorsi. Trump, riferisce la Cnn, si è spinto oggi fino a suggerire che sia tutta una macchinazione della rivale democratica Hillary Clinton. "Probabilmente sono (il partito democratico) e la campagna di Hillary ad aver spinto queste bugiarde con le loro balle" ha dichiarato. Il candidato repubblicano ha illustrato quello che ha sostenuto sarà il suo programma per i primi 100 giorni da inquilino della Casa Bianca, anche se in realtà si è soprattutto limitato a ripetere una serie di slogan. Parlando a Gettysburg in Pennsylvanya, teatro nel 1863 di una delle battaglie chiave della Guerra di Secessione, ha promesso che cambiera "il sistema marcio" che governa Washington, che "prosciughera' la palude" che è al momento la capitale e che sostituirà il sistema "con un nuovo governo di e per il popolo", ha dichiarato citando il celebre discorso che il presidente repubblicano Abraham Lincoln fece nel 1863 "Il cambiamento (termine chiave, preso in prestito da Trump, dalla campagna elettorale del 2008 dell'attuale presidente, il democratico Barack Obama, ndr) deve venire dall'esterno del nostro sistema estremamente marcio. La nostra campagna rappresenta quel genere di cambiamento che si verifica solo una volta nel corso di una vita". Trump va avanti per la sua strada: "taglierò le tasse, soprattutto alla classe media. Rinegozierò il Nafta, e ci sfileremo dalla Trans Pacific Partnership. Individueremo e metteremo fine agli abusi commerciali. Definiremo la Cina manipolatore di valute".

Le denunce di Trump sulle elezioni irregolari, con "1,8 milioni di persone morte registrate per votare", fanno presa sui repubblicani. La maggior parte degli elettori conservatori, secondo i sondaggi di Reuters-Ipsos e Huffington Post-YouGov,ritiene infatti che una vittoria di Hillary sarebbe dovuta solo a trucchi e a voti illegali. Per attaccare Hillary, e rafforzare le sue accuse, Trump chiama in causa Michelle Obama, la First lady che, a suo avviso, è stata la prima a iniziare gli attacchi contro Hillary. Il tycoon prende spunto dalle parole di Michelle nell'agosto del 2007, durante la campagna elettorale che ha portato Barack Obama alla Casa Bianca. "Chi non riesce a gestire e tenere in ordine casa propria, non può gestire la Casa Bianca e il paese" aveva detto allora Michelle. Quello che però Trump ha omesso di dire è che la futura first lady proseguiva chiarendo che si trattava della preoccupazione di gestire la sua famiglia, e in particolare le figlie. 

Sondaggio, Clinton stravince, 95% chance di farcela
 A 17 giorni dalle elezioni presidenziali Usa dell'8 novembre la candidata democratica Hillary Clinton avrebbe già la presidenza in tasca con un margine finora mai visto: l'ex segretario di Stato ha il 95% di chance di essere eletta mentre il rivale repubblicano Donald Trump solo il 5%. Numeri, secondo un sondaggio Reuters/Ipsos, diffuso dal sito specializzato 'State of the Nation' dell'agenzia anglo-canadese, che tradotti in "grandi elettori" (i delegati di ogni singolo Stato che formalmente eleggeranno il presidente il 19 dicembre) darebbero a Clinton 326 voti (ben 56 in più dei 270 sul totale di 538 necessari per conquistare la Casa Bianca) mentre Trump ne otterrebbe 212.

Abc: Clinton avanti di 12 punti su Trump 
Hillary Clinton è avanti di 12 punti su Donald Trump. E' quanto emerge da un sondaggio di Abc, secondo il quale la candidata democratica ha il 50% delle preferenze, contro il 38% del rivale. Clinton è in testa anche fra le donne, con il 55% delle preferenze a fronte del 35% del tycoon.

"Incoerente e pieno di teorie di cospirazione". La campagna di Hillary Clinton definisce così il piano dei primi 100 giorni di Donald Trump. "Trump ha promesso azioni legali contro le donne che lo accusano" afferma la campagna di Clinton, sottolineando che il discorso tenuto da Trump conteneva "teorie di cospirazione, attacchi ai media e una mancanza di risposte per le famiglie americane".