Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Altre-8-ragazze-rapite-e-incubo-in-Nigeria-69a022b7-0476-40d5-bc56-7662ef045d89.html | rainews/live/ | true
MONDO

Potrebbero essere vendute come schiave

Altre 11 ragazze rapite, è incubo in Nigeria

Nello stato del Borno nuovo sequestro dopo il rapimento delle giovani liceali rivendicato da Boko Haram. Il presidente Obama: "Un abominio oltraggioso e straziante, faremo tutto il possibile per riportarle a casa". Condanna dell'Onu

Condividi
Nigeria, protesta per le liceali rapite (LaPresse)
Altre undici ragazze sono state rapite in Nigeria. Potrebbero essere vendute per pochi dollari come schiave o costrette a matrimoni forzati. Un nuovo sequestro, dopo il rapimento rivendicato da Boko Haram delle giovani liceali. Ed è incubo in Nigeria. Il rapimento è avvenuto nello stesso villaggio dello stato del Borno, "Temiamo che tornino, che prendano altre nostre figlie, non sapremo come fermarli" è il grido di paura degli abitanti. La nuova incursione sembrerebbe aver avuto come unico obiettivo proprio la cattura di altre ragazze: stando al racconto di numerosi testimoni oculari, contrariamente al solito gli aggressori non hanno infatti neppure provato a sparare agli abitanti.

Obama "rapimento oltraggioso e straziante"
Sul rapimento delle oltre 200 studentesse è intervenuto anche il presidente americano Barack Obama che ha parlato di abominio "oltraggioso e straziante". Obama ha inoltre disposto l'invio di agenti dell'Fbi e uomini delle forze speciali nel Paese rispondendo all'appello del presidente nigeriano Goodluck Jonathan. Gli Usa "faranno tutto quanto è in loro potere" per portare a casa le giovani. Il presidente Obama ha sottolineato che Boko Haram "è una delle peggiori organizzazioni terroriste che uccide persone in modo spietato"; un problema da affrontare, dice, quando l'emergenza sarà finita.

Il sequestro delle liceali
Con un video il gruppo fondamentalista islamico ha rivendicato il sequestro delle 276 studentesse, avvenuto il 14 aprile scorso in una scuola a Chibok, semore nello stato del Borno. "Ho rapito le vostre figlie, le  venderò al mercato in nome di Allah", ha affermato il leader del gruppo terroristico, Abubakar Shekau. Vendute in cambio di 12 dollari l'una. Circolano indiscrezioni secondo le quali le ragazze sarebbero state già state trasferite in Camerun o in Ciad, anche se le autorità dei due Paesi smentiscono.

La condanna dell'Onu
L'Alto Commissariato per i diritti umani dell'Onu punta il dito contro gli autori dei sequestri delle ragazzine parlando di "ferma condanna", mettendo in guardia gli autori dei rapimenti, alla luce del video in cui Boko Haram annuncia la loro "vendita": "La schiavitù non solo è assolutamente vietata dal diritto internazionale", ma è anche un crimine "contro l'umanità".