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MONDO

21 le donne morte ieri

Altri 17 migranti trovati morti. Erano nella stiva di un barcone nel Canale di Sicilia

I cadaveri erano stipati nella stiva che è stata ispezionata su indicazione degli migranti superstiti, loro compagni di viaggio. Sul barcone di legno c'erano altre 452 persone, tutte salvate dalla nave militare irlandese James Joyce

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Foto di repertorio
Altri diciassette cadaveri sono stati recuperati nel Canale di Sicilia. Le vittime - tutte di sesso maschile, tra loro un minore - erano su un barcone di legno carico di migranti in navigazione a circa 20 miglia dalle coste libiche. Questi cadaveri si aggiungono ai 22 morti, di cui 21 donne, recuperati ieri sera, sempre nel canale di Sicilia, a poche miglia di distanza, dall'equipaggio della nave Aquarius di Sos Mediterranee. 

La scoperta delle diciassette vittime è stata fatta dall'equipaggio della nave militare irlandese James Joyce che una volta raggiunto il barcone, e tratto in salvo 452 migranti, ha ispezionato la stiva su indicazione degli stessi migranti. Causa del decesso - secondo le prime informazioni - potrebbe essere stata un'asfissia provocata dai gas di scarico del motore del barcone.

Sulla scoperta delle 21 donne e un uomo morte a bordo del gommone, il capo missione di Msf per le operazioni di ricerca e soccorso, Jens Pagotto, ha raccontato che "quando la nostra équipe si è avvicinata al primo gommone, ha visto dei cadaveri che giacevano sul fondo dell'imbarcazione in una pozza di carburante. I sopravvissuti hanno passato diverse ore a bordo con i cadaveri. Molti sono troppo traumatizzati per riuscire a raccontare quanto accaduto. Non è ancora chiaro come queste donne siano decedute".

Complessivamente, in 24 ore, sono 1128 i migranti tratti in salvo nello Stretto di Sicilia nel corso di 8 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 5 gommoni, 1 barcone e 2 piccole imbarcazioni. Le vittime, quindi, sono in totale 39, tra loro 21 donne e un minore. Sono intervenute nelle operazioni: Nave Grecale della Marina Militare, inserita nell'operazione "Mare Sicuro", la nave Enterprise di EUNavforMed, la nave militare irlandese James Joyce e la nave Sea Watch 2 dell'omonima Ong.