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SPORT

Champions League, terza giornata

Morata show (doppietta), facile 1-4 Juve in casa Ferencvaros

Non c'è match alla 'Puskas Arena': spagnolo scatenato, poi a segno Dybala che 'provoca' anche la quarta rete. Seconda vittoria per la squadra di Pirlo, in un girone comandato dal Barcellona (2-1 alla Dinamo Kiev)

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Secondo squillo Champions della Juve, che dopo il ko interno con il Barcellona ‘riaggiusta’ il girone con il colpo in casa del non irresistibile Ferencvaros: alla ‘Puskas Arena’ di Budapest finisce 1-4 per la squadra di Pirlo, nettamente superiore.

Partita subito in discesa per i bianconeri, che al primo affondo passano (7’): splendido assist tra le linee di Chiellini per Cuadrado, cross basso in mezzo del colombiano, Morata anticipa netto il suo marcatore e timbra. Fuori misura le conclusioni magiare di Somalia (16’) e Nguen (20’), ben più pericoloso invece il sinistro di Zubkov al 26’, largo di poco. Juve che rallenta i ritmi dopo l’avvio sprint, ma che prima dell’intervallo ha altre due chances per raddoppiare: Chiesa murato in area dopo uno scarico di Ronaldo, al 36’ fondamentale intervento difensivo di Blazic che evita il sicuro raddoppio del portoghese.

Ripresa. Dibusz blocca la punizione potente ma centrale di CR7 (47’), che dieci minuti dopo spreca un’occasione importante in diagonale dopo un erroraccio della difesa ungherese in fase di impostazione. Minuto 60: rasoterra di Ronaldo dalla destra, velo di McKennie e imparabile destro a mezza altezza di un super Morata, che insacca lo 0-2 e firma la doppietta personale. Al 72’ arriva anche il tris della Juve, frutto di un comico siparietto tra Blazic (disastroso retropassaggio) e il portiere Dibusz, che ci mette del suo: il neo entrato Dybala ringrazia per il gentile omaggio e segna a porta vuota. Non contento, all’81’ il Ferencvaros concede replica: altro retropassaggio da dimenticare seguito dallo sciagurato rinvio di Dibusz sui piedi di Dybala, che fa centro malgrado il tentativo in acrobazia di Dvali, che non riesce ad evitare la quarta rete. Ultimo sussulto al 90’, con Boli che segna da distanza ravvicinata il gol della bandiera per i magiari.     

Nell’altra sfida del gruppo G, il Barcellona supera 2-1 la Dinamo Kiev al Camp Nou (rigore di Messi al 5’, Piquè al 65’, accorcia Tsigankov al 75’): con nove punti in tre gare, catalani ormai a un passo dalla qualificazione.