MONDO
Il caso
Amanda Knox torna in Italia: invitatata a Modena al Festival della giustizia penale
Sarà protagonista, il 15 giugno, della giornata dedicata al "processo penale mediatico". Rivendicando di essere stata ingiustamente condannata a Perugia, la Knox si definisce "onorata" di aver accettato l'invito "a parlare al popolo italiano a questo storico evento", ritornando per la prima volta in Italia dall'assoluzione. "Una decisione inopportuna". Così l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith Kercher

Aveva detto che non sarebbe mai piu' tornata spontaneamente in Italia. Ha evidentemente cambiato idea Amanda Knox, la giovane americana condannata per l'omicidio di Meredith Kercher a Perugia e poi definitivamente assolata nel 2015 dalla Cassazione: ha annunciato che partecipera' al Festival della giustizia penale in programma a Modena dal 13 al 15 giugno prossimi.
Sara' protagonista, il 15 giugno, della giornata dedicata al "processo penale mediatico". Rivendicando di essere stata ingiustamente condannata a Perugia, la Knox si definisce "onorata" via Twitter, di aver accettato l'invito "a parlare al popolo italiano a questo storico evento", ritornando per la prima volta in Italia dall'assoluzione.
Gli organizzatori: "Icona mediatica"
Guido Sola, presidente della Camera penale di Modena che ha organizzato il festival ha spiegato che e' stata invitata perche' rappresenta "un'icona del processo mass-mediatico".
I legali di Meredith: "Decisione inopportuna"
"Una decisione inopportuna". Così l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith Kercher, commenta il ritorno in Italia di Amanda Knox. Per Maresca Amanda Knox "dovrebbe tenersi stretta la sentenza di assoluzione senza tentare di trovare consensi".
Il Governo impugna la condanna della Corte europea
Intanto il Governo ha impugnato davanti alla Grande chambre la decisione con la quale la Corte europea di Strasburgo ha sostenuto che l'Italia ha violato il diritto alla difesa di Amanda Knox nell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007, per il quale è già stata definitivamente assolta dalla giustizia italiana. L'atto - secondo quanto appreso dall'ANSA - è stato notificato ai legali dell'americana, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luciano Ghirga. La Grande chambre rappresenta una sorta di Cassazione della Corte europea. "Questa - ha spiegato l'avvocato Dalla Vedova - è un giudice solo di legittimità. La Grande chambre dovrà ora pronunciarsi sull'ammissibilità della richiesta del Governo di trasmettere a essa la decisione della Corte europea. Decisione sulla quale si è riservata. Se riterrà ammissibile la richiesta si passerà alla discussione". Nel gennaio scorso i giudici di Strasburgo hanno deciso che lo Stato risarcisca i "danni morali" subiti dalla giovane americana pagandole 10 mila e 400 euro e otto mila per le spese legali.
Sara' protagonista, il 15 giugno, della giornata dedicata al "processo penale mediatico". Rivendicando di essere stata ingiustamente condannata a Perugia, la Knox si definisce "onorata" via Twitter, di aver accettato l'invito "a parlare al popolo italiano a questo storico evento", ritornando per la prima volta in Italia dall'assoluzione.
Gli organizzatori: "Icona mediatica"
Guido Sola, presidente della Camera penale di Modena che ha organizzato il festival ha spiegato che e' stata invitata perche' rappresenta "un'icona del processo mass-mediatico".
I legali di Meredith: "Decisione inopportuna"
"Una decisione inopportuna". Così l'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith Kercher, commenta il ritorno in Italia di Amanda Knox. Per Maresca Amanda Knox "dovrebbe tenersi stretta la sentenza di assoluzione senza tentare di trovare consensi".
Il Governo impugna la condanna della Corte europea
Intanto il Governo ha impugnato davanti alla Grande chambre la decisione con la quale la Corte europea di Strasburgo ha sostenuto che l'Italia ha violato il diritto alla difesa di Amanda Knox nell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007, per il quale è già stata definitivamente assolta dalla giustizia italiana. L'atto - secondo quanto appreso dall'ANSA - è stato notificato ai legali dell'americana, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luciano Ghirga. La Grande chambre rappresenta una sorta di Cassazione della Corte europea. "Questa - ha spiegato l'avvocato Dalla Vedova - è un giudice solo di legittimità. La Grande chambre dovrà ora pronunciarsi sull'ammissibilità della richiesta del Governo di trasmettere a essa la decisione della Corte europea. Decisione sulla quale si è riservata. Se riterrà ammissibile la richiesta si passerà alla discussione". Nel gennaio scorso i giudici di Strasburgo hanno deciso che lo Stato risarcisca i "danni morali" subiti dalla giovane americana pagandole 10 mila e 400 euro e otto mila per le spese legali.