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SALUTE

Amcli: essenziale fare il test dell'Aids

L’esecuzione del test HIV e la diagnosi precoce dell’infezione sono essenziali per poter contrastare la diffusione di una malattia che, sebbene curabile, è comunque  cronica. Le raccomandazioni della Associazione Microbiologi Clinici Italiani.

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Le fasce d’età più colpite dall’ infezione sono tutte quelle sessualmente attive Se in passato la trasmissione del virus era legata soprattutto alla tossicodipendenza, oggi  la maggior parte delle nuove diagnosi è dovuto a rapporti eterosessuali non protetti.  “In questo scenario, pertanto, è  sempre più cruciale la realizzazione di progetti di informazione, di  prevenzione, di diagnosi precoce e completa. La diffusione e la disponibilità dei  test per la diagnosi di infezione rappresentano una priorità unica e i laboratori di Microbiologia Clinica hanno a disposizione test che permettono non solo la diagnosi di infezione, ma anche il follow up accurato delle terapie e la identificazione di ceppi virali resistenti” dichiara Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI

Un contributo fondamentale alla diagnosi e conseguente terapia proviene dai laboratori di virologia che, secondo Maria Capobianchi, Responsabile del Laboratorio di Virologia dell’ IRCCS Spallanzani di Roma “sono sempre più strategici  nel controllare l’ AIDS poiché dobbiamo dare ampia copertura di accesso ai test, dobbiamo fornire tempestiva conferma ai risultati dei test rapidi sempre più diffusi e aiutare i clinici curanti nel monitorare l’ efficienza della terapia”.

“Oggi siamo  in grado anche di distinguere le infezioni recenti da quelle pregresse, partendo dal presupposto scientifico che la datazione dell’infezione è  importante sia per scopi epidemiologici (conoscere l’ incidenza delle nuove infezioni, ma anche i sottogruppi maggiormente coinvolti che cambiano col tempo) sia per scopi di prevenzione (adattare gli interventi di comunicazione, di screening e le misure preventive) sia ai fini  clinici (individuazione dei partner recenti ed eventualmente sottoporli a terapia precoce)” sottolinea  Maria Carla Re,  Responsabile del laboratorio Retrovirus della Microbiologia di Bologna

Un contributo fondamentale per la diagnosi precoce e la cura dell’infezione HIV viene dall’evoluzione dei test. Da quando fu approvato il primo test al mondo in grado di rilevare il virus dell’HIV nel sangue l’attività di ricerca e di sviluppo condotta  da tanti gruppi di  ricerca ma anche delle Aziende impegnate a livello mondiale nel settore della diagnostica, ha ottimizzato e reso disponibili presidi diagnostici sempre più d’avanguardia, in grado di rilevare la presenza del virus nel sangue, a partire da poche settimane dopo l’infezione.

In questo contesto, la ricerca italiana ha costituito una pietra miliare nel processo di sviluppi dei test, attraverso una famiglia tecnologica in grado di  identificare sia gli antigeni che gli anticorpi, con  prestazioni in termini di sensibilità analitica tali da identificare l’infezione più precocemente non solo rispetto ai tradizionali test per soli anticorpi, ma anche agli altri test Ab/Ag.