Americana strangolata: immagini da telecamere di sicurezza aprono pista privilegiata

Starebbe emergendo una pista privilegiata, tra le altre sulle quali gli investigatori continuano comunque a lavorare, nelle indagini sulla morte di Ashley Olsen, la 35enne statunitense trovata strangolata nel suo appartamento nell'Oltrarno a Firenze. Secondo quanto appreso, da ieri gli investigatori starebbero seguendo un'ipotesi precisa, poi confermata da successivi riscontri, che tuttavia non esclude le altre piste seguite. Fondamentali per le indagini si sarebbero rivelate le immagini acquisite dalle telecamere di sorveglianza del centro storico, in particolare quelle vicino all'abitazione della giovane donna, visionate a partire dal pomeriggio di ieri.

Utili nel lavoro di ricostruzione dell'accaduto anche i racconti di alcuni testimoni e residenti della zona, che sono stati sentiti anche oggi negli uffici della squadra mobile fiorentina, per l'occasione letteralmente 'blindati' con porte di accesso chiuse a chiave per evitare ogni tipo di interferenza. Durante le indagini è emerso che l'alibi del fidanzato appare riscontrato. I dati a disposizione degli investigatori lasciano ritenere che la 35enne abbia incontrato il suo assassino dopo la nottata passata in un locale fino alle prime ore del mattino di venerdì scorso.

Ashley Nolsen è stata uccisa con una corda o una fascetta, ha reso noto il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo. Non ci sono elementi che facciano pensare a una colluttazione fra la donna e il suo assassino. Questo è emerso dall'autopsia. Tra 15 giorni giungeranno inoltre i risultati tossicologici effettuati sul corpo.