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POLITICA

Domenica elettorale

Amministrative 2015: alle 12 affluenza al 20% per le comunali e al 15% per le regionali

Affluenza in aumento rispetto alle precedenti, quando si votò in due giorni. Si vota in 7 Regioni e in 742 Comuni. Urne aperte dalle 7 alle 23. La fase di scrutinio dei voti inizierà al termine delle operazioni di voto

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(foto d'archivio ansa)

Mentre il premier Matteo Renzi e Beppe Grillo hanno già assolto il loro dovere di elettori, presentandosi nei rispettivi seggi in compagnia delle mogli, arrivano i primi dati sull'affluenza alle urne. E' del 15% l'affluenza alle urne rilevata alle 12 per le regionali in Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Puglia, Umbria e Marche, le 7 Regioni al voto nell'election day. Il dato è in aumento di oltre 5 punti rispetto alle precedenti elezioni del 2010, quando l'affluenza si attestò sopra il 9% alle 12, ma si votò in due giorni.

I dati sull'affluenza
Dati di non semplice lettura visto che quelli relativi ad alcune regioni (Veneto, Campania, Liguria e Umbria) sono gestiti dal ministero dell'Interno, mentre quelli relativi alle restanti tre (Puglia, Marche e Toscana) sono gestiti direttamente dalle amministrazioni interessate, come quelli relativi alle comunali delle regioni a statuto speciale (Friuli-Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Sicilia). Dati che parlano di un'affluenza del 20.27% cento per quanto riguarda le comunali, e del 15.75% per le regionali. Difficile anche un confronto con il passato visto che, nell'ultima tornata, i giorni di voto erano due.

Domenica elettorale per oltre 20 milioni di italiani
I seggi si sono aperti alle 7 e si potrà votare sino alle 23 per il rinnovo dei consigli di 7 regioni a statuto ordinario: Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Urne aperte ma orari diversi in Sicilia dove si vota oggi dalle 8 alle 22, e domani dalle 7 alle ore 15.  

Coinvolti nella tornata elettorale 742 comuni, suddivisi tra i 512 nelle regioni 'ordinarie', 10 in Friuli Venezia Giulia, 167 in Sardegna e 53 in Sicilia. Nell'ambito comunale c'è molta attesa per l'esito del voto in 17 capoluoghi, primo su tutti Venezia, ma anche Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania.  

La fase di scrutinio dei voti inizia al termine delle operazioni di voto e l'accertamento del numero dei votanti. Inoltre, in caso di svolgimento contemporaneo di elezioni regionali e comunali lo scrutinio relativo a queste ultime inizierà a partire dalle ore 14 di lunedì 1 giugno procedendo prima con lo scrutinio delle schede relative alle elezioni regionali.

Il voto nelle regioni interessa in tutto 2.236 comuni. Nelle regioni a statuto ordinario gli elettori chiamati al voto sono 18.976.354, di cui 9.156.839 di sesso maschile e 9.819.515 di sesso femminile. Diversamente, le elezioni invece nei 679 comuni di regioni a statuto ordinario più la Sardegna (per la quale l'organizzazione è a cura del Ministero dell'Interno) coinvolgono 4.487.862 elettori, di cui 2.176.660 di sesso maschile e 2.311.202 di sesso femminile.

Considerando una volta sola gli enti interessati contemporaneamente a più tipi di consultazioni, precisa il Viminale, il numero complessivo di elettori è di 21.859.325, di cui 10.562.137 maschi e 11.297.188 femmine, mentre il numero complessivo delle sezioni è di 26.398.