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MONDO

Continua l'escalation

Ancora razzi da Gaza su Israele. Raid israeliani sulla Striscia

L'Onu: il lancio razzi è inaccettabile, si fermi

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Non si placa l'escalation tra Israele e le milizie della Striscia di Gaza all'indomani dell'uccisione del comandante militare della Jihad islamica (Pij), Baha Abu al-Ata. Alla pioggia di missili da Gaza su Israele seguono i raid dei caccia israeliani che bombardano la Striscia, mentre nel sud e nel centro d'Israele le sirene continuano a suonare.

A poco più di 24 ore dall'inizio dell'escalation, il bilancio a Gaza è arrivato ad almeno 22 morti e 69 feriti, mentre in Israele in 49 hanno ricevuto cure mediche, 23 dei quali sono caduti mentre cercavano di raggiungere i rifugi, e due sono rimasti lievemente feriti dalle schegge di un razzo. Resta grave la bimba di 8 anni, vittima di infarto mentre si trovava in un rifugio.

"Il lancio indiscriminato di razzi e mortai contro i centri abitati è assolutamente inaccettabile e deve cessare immediatamente.Non c'è giustificazione per qualsiasi attacco contro civili", ha
detto l'inviato dell'Onu in medio oriente Nickolay Mladenov secondo cui l'organismo sta lavorando "per de-scalare urgentemente la situazione".  "Sono molto preoccupato sulla attuale e seria escalation tra jihad e Israele, seguita all'uccisione mirata di uno dei leader del gruppo a Gaza".

Aprendo la riunione di governo, il premier Benjamin Netanyahu è tornato a minacciare la Jihad islamica: "Credo che il messaggio stia cominciando a passare, continueremo a colpirli senza pietà, siamo determinati a combattere e proteggere noi stessi". "Hanno una opzione, mettere fine a questi attacchi o subire ancora più colpi, è loro la scelta", ha aggiunto. Identico il tono del neo ministro della Difesa, Naftali Bennett. "Questa mattina abbiamo mandato un chiaro messaggio a tutti i nostri nemici, dovunque si trovino - ha sottolineato - chiunque pianifichi di colpirci di giorno, non puo' essere mai sicuro di quello che faremo la notte". "Eravate e restate nel nostro mirino", ha concluso.

Dalla Striscia di Gaza il portavoce di Pij, Musab al-Breim, ha escluso ipotesi di cessate al fuoco al momento, sottolineando che "non è appropriato parlarne, con tutto il rispetto per gli sforzi arabi".

L'Egitto, tradizionale mediatore, è da ieri impegnato per cercare di abbassare la tensione e riportare la calma; per questo ha rafforzato le comunicazioni e aperto canali con Usa e Ue. "Quando avremo completato la risposta, sarà possibile discutere di calma", ha aggiunto al-Breim.

Intanto, la crisi in corso contro Gaza non ferma i colloqui politici in Israele per cercare di dotare il Paese di un governo: Avigdor Lieberman, leader del partito ultranazionalista russofono Yisrael Beiteinu, ha incontrato il presidente Reuven Rivlin, mentre domani e' previsto un faccia a faccia con il leader dell'opposizione Blu e Bianco, Benny Gantz, incaricato di tentare di formare una coalizione (ha tempo ancora una settimana).