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MONDO

La due giorni di visita pastorale

L'Angelus del Papa a Torino: "La Sindone richiama tutti i sofferenti e i perseguitati"

Bagno di folla in Piazza Vittorio per Bergoglio che ha recitato la messa tra tantissimi fedeli. In chiusura del suo messaggio: io nipote di Torino, richiamando le sue origini piemontesi

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Parla delle emozioni che ha provato nel raccogliersi in preghiera davanti alla Sindone, Papa Francesco nell'Angelus recitato in mezzo a tantissimi fedeli in Piazza Vittorio a Torino.

"La Sindone richiama sofferenti e perseguitati"
"È l'immagine di tutte le persone che soffrono. La Sindone attira verso il volto e il corpo martoriato di Gesù e, nello stesso tempo, spinge verso il volto di ogni persona sofferente e ingiustamente perseguitata". Il Pontefice dopo aver incontrato, appena atterrato nel capoluogo piemontese, il mondo del lavoro si è raccolto per qualche minuto in preghiera di fronte al Telo di Gesù.

Papa: io nipote di Torino
Il Pontefice ha poi benedetto Torino e il Piemonte affidandoli a Maria Consolata: "Renda salda la vostra fede, sicura la vostra speranza e feconda la vostra carità, per essere sale e luce di questa terra benedetta, della quale io sono nipote", ha detto Francesco.

Discorso a sorpresa
Il riferimento di Papa Francesco alle sue origini piemontesi non era contenuto nel testo dell'Angelus distribuito ai giornalisti. Bergoglio lo ha aggiunto a braccio, al termine del suo discorso. Un omaggio alla Regione che ha dato i natali ai nonni e al padre Mario, emigrati in Argentina nel 1929.