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ITALIA

Analisi liste e candidature

Antimafia e Comunali: 14 impresentabili. Bindi: legge Severino ha bisogno di tagliando

"Situazione migliorata rispetto anno scorso"

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Presentati gli esiti del lavoro della Commissione antimafia su candidature e liste in vista delle Comunali del 5 giugno prossimo. Sotto la lente d'ingrandimento dell'Antimafia sono 13 comuni, tra i quali Roma. L'Antimafia ha esaminato la situazione delle liste e delle candidature nei Comuni sciolti per mafia, in quelli che negli ultimi tre anni hanno avuto una commissione d'accesso e sono in amministrazione straordinaria o in amministrazione ordinaria, nonché quei Comuni che vanno al voto per pregresso scioglimento per mafia. Il lavoro dell'Antimafia è stato preceduto da una Relazione sulla trasparenza delle candidature della presidente, Rosy Bindi, che ha evidenziato, tra le altre cose, la carenza di strumenti efficaci di controllo sulla trasparenza delle candidature, anche in relazione ai requisititi previsti dalla Legge Severino e ha avanzato una serie di proposte al Governo per agevolare il lavoro di verifica delle Commissioni elettorali.

Legge Severino ha bisogno di tagliando
"La legge Severino richiede un tagliando, e non siamo i primi a dirlo. A parte il gioco strano tra incandidabilità e ineleggibilità, un altro aspetto da rivedere riguarda le pene, con condanne definitive non inferiori a 2 anni, ma è anche vero che molti candidati sono stati condannati varie volte. La legge però non consente di sommare le condanne". Lo ha detto la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi.

Situazione migliorata rispetto anno scorso
"Abbiamo rilevato una situazione sicuramente incoraggiante rispetto allo scorso anno. Credo che attenzione che si è creata intorno alla qualità della classe dirigente ci consegna dei dati preoccupanti, ma anche rassicuranti per le situazioni più critiche", ha riferito la presidente nel corso della presentazione della relazione sui comuni sciolti per infiltrazione mafiosa.

14 candidati giudicati impresentabili
Sono 14 i nomi dei candidati che la commissione Antimafia ha giudicato 'impresentabili'. Lo ha annunciato la Bindi. "Otto - ha spiegato Bindi - sono riconducibili all'incandidabilità per la legge Severino, che hanno quindi certificato il falso e si tratta di condanne gravi; 3 casi di ineleggibilità, nel caso quindi di elezione questi dovrebbero essere sospesi dalle prefetture; 3 casi relativi al codice di autoregolamentazione".

Per Roma solo un caso di impresentabile
"I candidati al Consiglio comunale di Roma sono tutte situazioni nelle quali non si registra un discostamento, sia dalla legge Severino, che dal codice di autoregolamentazione. Nel VI municipio qualche situazione critica l'abbiamo rilevata". Secondo Bindi nella capitale "è stato rilevato solo un caso tra tutti i candidati in una lista civetta" in pratica nella lista civica Giovanni Salvini.