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MONDO

Consiglio di sicurezza Onu condanna l'assalto alle ambasciate saudite in Iran

Tensioni Iran-Arabia Saudita. Anche il Kuwait richiama il suo ambasciatore da Teheran

Dopo gli Emirati arabi, ora anche il piccolo Paese del Golfo prende le distanze dall'Iran e si schiera al fianco dell'Arabia saudita. Già interrotte le relazioni diplomatiche tra Teheran e Ryad, Bahrein e Sudan. Il governo iraniano: rottura delle relazioni diplomatiche con Paesi definiti "vassalli" non ha "alcun effetto" sul Paese. In un comunicato i 15 membri del Consiglio di sicurezza Onu chiedono all'Iran di proteggere il personale diplomatico, evitando riferimenti all'esecuzione dell'imam sciita Numr al-Nimr
 

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Proteste in Iran contro l'esecuzione in Arabia dell'imam sciita Nimr al-Nimr (LaPresse)
Dopo gli Emirati arabi, ora anche il Kuwait decide di richiamare il proprio ambasciatore dall'Iran schierandosi così al fianco dell'Arabia Saudita. Ryad proprio due giorni fa aveva deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con Teheran dopo l'assalto ad alcune sue sedi diplomatiche scatenate dall'esecuzione in Arabia dell'imam sciita Nimr al Nimr. Immediata è stata la replica del governo iraniano che, attraverso il suo portavoce Mohammad Bagher Nobakht ha affermato che la rottura delle relazioni diplomatiche con Arabia saudita, Bahrein e Sudan, Paesi definiti "vassalli" da Teheran, non ha "alcun effetto" sul suo Paese. Anzi, per , "l'Arabia saudita - ha aggiunto - patirà la rottura delle relazioni con l'Iran, anche se un grande paese come Gibuti la sostiene". Nobakht ha quindi nuovamente condannato l'esecuzione in Arabia saudita dell'imam sciita Nimr al Nimr, che ha dato il via alla crisi tra Ryad e Teheran. "Condanniamo l'azione disumana, barbara e simile a quelle compiute dell'Isis, qual'è stata l'esecuzione del leader religioso, sceicco al Nimr". Il portavoce di Teheran ha criticato anche gli attacchi alle sedi diplomatiche saudite in Iran, definendoli "non degni del popolo iraniano".

Condanna del Consiglio di Sicurezza Onu per assalto a sedi diplomatiche saudite 
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, intanto, ha condannato l'assalto all'ambasciata saudita a Teheran invitando l'Iran a rispettare i suoi obblighi internazionali di proteggere le sedi diplomatiche.  Nella sua dichiarazione, rilasciata ieri notte, il Consiglio di Sicurezza ha ricorda il "principio fondamentale della inviolabilità dei locali diplomatici e consolari", ricordando che ogni nazione deve proteggere queste strutture contro "qualsiasi intrusione o danno", e a Teheran a "rispettare pienamente i propri obblighi internazionali al riguardo". La dichiarazione è stata rilasciata dopo la prima riunione dell'anno del Consiglio, che nel mese di gennaio è presieduto dall'Uruguay. Nel testo non si fa alcun riferimento alla morte del religioso che ha causato la violenta reazione della comunità sciita in tutto il mondo, condannando solo gli attacchi all'ambasciata di Ryad a Teheran e al consolato saudita a Mashhad. A seguito di questo, l'Arabia Saudita ha deciso di rompere i rapporti diplomatici con l'Iran e sospendere tutti i voli da e per il Paese.