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MONDO

La difesa al confine con l'Iraq

L'Arabia Saudita teme l'Isis e costruisce un muro di mille chilometri per difendersi

La barriera separerà l'Arabia di re Abdullah da Iraq e Kuwait e soprattutto dalle forze estremiste dello Stato Islamico. E' già presente un muro che divide Riyad dallo Yemen

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Un soldato iracheno al confine con l'Arabia Saudita
di Carlotta MacerolloRoma
Ancora un muro in Medio Oriente, dopo quello che divide Israele e Cisgiordania e quello meno conosciuto nel Sahara Occidentale che separa il Marocco dal Fronte Polisario. Questa volta sarà tra l'Arabia Saudita e l'Iraq: Riyad sta costruendo dal settembre 2014 una barriera di quasi mille chilometri (600 miglia) per separare il suo confine settentrionale con la zona occupata dal sedicente Stato Islamico. La scorsa settimana tre soldati sauditi sono morti in uno scontro con un gruppo di miliziani dell'Isis proprio alla frontiera tra i due Paesi. 

Il muro al confine con lo Yemen a Sud
Non è la prima volta che l'Arabia Saudita si difende con una barriera: era successo già nel 2013, quando eresse una striscia di cemento di 1800 chilometri a Sud con lo Yemen. Lo scopo era quello di proteggere uno dei paesi più ricchi del Golfo dall'infiltrazione di militanti di gruppi terroristici, come ad esempio l'Al Qaeda della Penisola Arabica (Aqap), e dallo smercio di droghe, tra cui soprattutto hashish, provenienti dallo Yemen. 

La nuova barriera a Nord
Oggi il nemico si chiama Isis e viene da Nord, dall'Iraq. Il nuovo muro farà da confine settentrionale al Paese, come scrive il britannico "The Telegraph", e sarà affiancato da un canale e intervallato da torri radar di sorveglianza, centri di comando e posti di guardia. L'Arabia Saudita è un territorio per la maggior parte desertico quindi difficile da difendere e l'esigenza di un muro è diventata sempre più incombente per il re saudita Abdullah bin Abdulaziz al-Saud dopo che la settimana scorsa, in un attacco suicida, sono rimaste uccise tre guardie di frontiera (il primo attacco da quando l'Arabia Saudita è entrata nella coalizione internazionale contro l'Isis). 

Lungo la frontiera
La barriera, che partirà dalla Giordania, percorrerà la frontiera con l'Iraq per arrivare fino al confine con il Kuwait, comprende 78 torri di controllo, otto centri di comando, 10 mezzi di sorveglianza mobile, 32 centri di intervento rapido, tre squadre di intervento. I radar potranno captare la presenza di persone fino a 12 miglia e di veicoli fino ad una distanza di 24 miglia.

Medina e La Mecca da proteggere
Non bisogna dimenticare che proprio la Sacra Moschea a Medina e la Mecca sono obiettivi chiave dell'esercito dello Stato Islamico che non vede di buon occhio i forti legami tra l'Occidente e il regno saudita, giudicato come un traditore dello spirito dell'Islam.