Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ArcelorMittal-imprese-indotto-4498bdaf-799e-4ca8-9db9-ef8adeb4a298.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Gli imprenditori minacciano di bloccare le merci

ArcelorMittal, la protesta delle imprese dell'indotto a Taranto

L'ipotesi di accordo con Arcelor Mittal non placa le polemiche. Scettici i sindacati

Condividi
Le imprese dell'indotto di ArcelorMittal che rivendicano il pagamento delle fatture minacciano di bloccare nelle prossime ore l'approvvigionamento delle materie prime. È quando è emerso dall'incontro che si è svolto nella sede di Confindustria Taranto, a cui ha partecipato una folta delegazione di titolari delle imprese, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e gli altri sindaci dei comuni della provincia. 

"La disponibilità delle imprese dell'indotto-appalto siderurgico di ArcelorMittal a Taranto a far entrare domani, lunedì, la materie prime per la produzione dello stabilimento, è molto limitata. Disponibilità molto limitata  perché domani c'è un primo incontro con l'azienda per un punto di situazione. Ovvio che se già domani non dovessimo ricevere da Arcelor le risposte che ormai attendiamo da giorni sui pagamenti delle fatture scadute, la disponibilità limitata di domani, martedì non ci sarebbe", dice ad AGI il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, dopo l'incontro di oggi in Confindustria Taranto tra imprese, il governatore pugliese Emiliano, il sindaco di Taranto, Melucci, e gli altri sindaci del territorio.

Nella riunione c'è stato per due volte un contatto telefonico tra il presidente Emiliano e l'ad di ArcelorMittal, Morselli. "Siamo stanchi delle chiacchiere di ArcelorMittal - aggiunge Marinaro -, le assicurazioni date sinora, si sono rivelate non vere, le aziende pagate sono state molto poche. ArcelorMittal e' a conoscenza della nostra posizione e della nostra determinazione e lo sa anche il Governo". "Oggi, con la presenza di tanti sindaci e del governatore di Puglia, si e' avuto in Confindustria Taranto su un tema molto importante, una grande coesione tra istituzioni e imprese come mai si era vista nel tempo" conclude Marinaro. 

Fonti di ArcelorMittal confermano che domani mattina il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e gli appaltatori dell'indotto si recheranno nello stabilimento di Taranto per cooperare con l'azienda all'aggiornamento della contabilità, portando con sé l'eventuale documentazione necessaria. Martedì mattina l'A.d. di Arcelormittal, Lucia Morselli, a quanto si apprende, sarà a Taranto per incontrarsi con il presidente Emiliano e chiudere così la vicenda.

Il premier Conte vede possibile una soluzione per l'ex Ilva, dicendo che "Mittal è disponibile a tornare sui suoi passi". Mittal non lascerà la Ex Ilva. "Mi ha dichiarato di essere disponibile a tornare sui suoi passi e investire nello stabilimento", ha riferito il presidente del Consiglio, in una intervista a Repubblica. Conte non esclude l'intervento pubblico ma "non in sostituzione, Se ci sarà, sarà una presenza di sostegno e direi di controllo". Il premier ha ribadito di aver "rispedito al mittente" la richiesta di 5 mila esuberi e sulla eventualità di reintrodurre la scudo legale, Conte ha detto che "sarà l'ultima questione. La affronteremo alla fine".

Intanto l'azienda ieri ha parlato di incontro costruttivo a proposito del tavolo di venerdì scorso con il governo. Da fonti vicine alla multinazionale trapelava un quadro di normalità nei livelli produttivi e negli ordini, con l'intenzione di pagare il 60% delle fatture scadute.