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POLITICA

Il decreto domani in CDM

Arriva il decreto sblocca cantieri. "Ma nessun condono", assicura Di Maio

"Anche la Lega è contraria alle sanatorie", dice a Radio1 Rai  il vicepremier. "Il problema dei condoni non esiste".  "L'Italia non ha bisogno di aspirine ma di una rivoluzione", dice il ministro dell'Interno Salvini

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Settimana-chiave per l'annunciata accelerazione del governo sulle misure di stimolo all'economia nel comparto delle opere pubbliche e dell'edilizia. Arriva a Palazzo Chigi il cosiddetto pacchetto "sblocca-cantieri" ma non mancano gli accenti diversi tra le due anime dell'esecutivo, soprattutto sul tema di una possibile sanatoria introdotta tra le norme del decreto.

DI Maio: "Arriva il decreto ma non il condono"
"Il decreto sblocca cantieri andrà domani in Consiglio dei ministri senza condono". Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo a Radio Anch'io su Radio 1 Rai. "Nello sblocca cantieri non ci sarà nessun condono - ha detto - e non ci sarà nessuna liberalizzazione del subappalto", su cui erano stati sollevati allarmi dal presidente dell'Anac Raffaele Cantone. "Non ci sarà nessuno dei due, anche Lega è contraria ai condoni - ha proseguito l'esponente dei 5 Stelle - il problema dei condoni non esiste".




Quello che c'è è un eccesso di normative e procedure "che si sono stratificate negli anni" e fanno sì che opere che potrebbero essere effettuate "in 3 mesi ci mettono 3 anni". Ora, mediante "lo smaltimento di una serie di provvedimenti inutili, e vale anche per i cantieri delle opere pubbliche, che magari mettono in sicurezza il territorio, passeremo da consegne in 3 anni a 18 mesi", ha detto ancora Di Maio.

Bozza dl: uno o più commissari per priorità
"Uno o più commissari straordinari" per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari. Lo prevede la bozza del dl Sblocca cantieri. La nomina è disposta dal Presidente del Consiglio su proposta del Ministro delle Infrastrutture, si legge nel provvedimento. Al commissario "spetta l'assunzione di ogni determinazione ritenuta  necessaria per l'avvio ovvero la prosecuzione dei lavori, anche sospesi". Un commissario ad hoc è previsto poi per le strade della Regione Sicilia. Mancano invece nel testo norme su Mose e Roma capitale presenti ancora nella relazione illustrativa.

Risorse per nuova Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe
Arrivano risorse per 23 milioni per la nuova Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe e delle infrastrutture idriche (Andig), cui è dedicato l'articolo 5 del decreto Sblocca cantieri, secondo quanto si legge nell'ultima bozza del dl in circolazione. Il provvedimento parla di una copertura finanziaria di oltre 23 milioni per due anni, di cui "7.693.000 per il 2019 e 15.386.000 per il 2020". L'Andig " è dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, organizzativa, patrimoniale, contabile e finanziaria nei limiti di quanto previsto dall'articolo 8 del citato decreto legislativo e dallo statuto di cui al successivo comma 7, ed è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti".

Regioni e Province autonome possono avvalersi dell'Agenzia "per l'approvazione tecnica dei progetti e per la vigilanza delle dighe e delle opere di derivazione di loro competenza, nonché richiedere consulenza ed assistenza  tecnica relativamente ad altre infrastrutture idriche di loro competenza, anche in materia di concessioni di derivazione di acqua pubblica".

Salvini: "Non serve aspirina ma rivoluzione"
"Il decreto che arrivera' in Consiglio dei ministri deve sbloccare davvero i cantieri, tutti i cantieri, e far ripartire l'edilizia pubblica e privata in tutta Italia, oppure non servira'. L'Italia non ha bisogno di aspirine ma di una rivoluzione". Lo afferma il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a proposito del testo Sblocca Cantieri, tema al centro di un tavolo tecnico-politico ieri sera a Palazzo Chigi.

L'ipotesi di mini sanatoria
La tensione nel governo era nata da una ipotesi di mini sanatoria edilizia che compariva in un documento tecnico della Lega con le proposte per il decreto sblocca cantieri che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri. Il passaggio è contenuto a pagina 24 del documento, che Repubblica.it ha messo online. Lì si dice che "sono escluse dall'eccertamento di conformità e non costituiscono violazione edilizia, le opere eseguite in corso di edificazione in variante ai titoli abitativi edilizi rilasciati in data anteriori a quella di entrata in vigore delle legge 28 gennaio 1977 n. 10 ma non costituenti totale difformità e per le quali sia stato rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità". Sono escluse dall'accertamento anche "le irregolarità geometriche dimensionali di modesta entità, eccedenti il 2% la diversa realizzazione di un intervento/opera, qualora sia necessario acquisire, oltre al titolo abitativo edilizio e all'autorizzazione paesaggistica semplificata, anche uno o più altri atti di assenso".

Nella motivazione viene spiegato che gli immobili di vecchia data, degli anni '50-'70, l'accertamento dello stato legittimo risulta molto difficile da attestare per la frequente presenza di situazioni non esattamente rispondenti a quelle rappresentate ngli elaborati tecnici. Lsa