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POLITICA

Il dibattito sulla riforma del lavoro

Art.18. Duello Governo-Cgil. Sindacato:"Basta insulti, discutiamone". Delrio: "Supereremo un tabù"

Dibattito acceso sul Jobs Act. Il sottosegretario Delrio: "Tuteleremo i diritti". Bonanni (Cisl) e Ichino (Scelta civica) si schierano con il governo. Il ministro Madia: "Un falso problema". Ma la Cgil incalza: "Mandare tutti in serie B". Padoan dal G20 avverte: "L'Italia cresce meno di tutti" (LEGGI)

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Dopo i toni forti di ieri tra il premier Matteo Renzi e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso sulla riforma del lavoro, continua il botta e risposta tra difensori e detrattori della riforma dell'articolo 18. Il video in cui Renzi accusava la Cgil di non difendere i lavoratori provoca la reazione su Twitter del sindacato che, lanciando l'hashtag #fattinonideologia, lascia però intravedere un'apertura.
 



Dal fronte dell'esecutivo toni più concilianti sono arrivati allora dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che auspica "un contributo di tutti alle riforme, con le quali non ridurremo alcun diritto", ma saranno superati "vecchi tabù".

La giornata era iniziata proseguendo l'aspro dibattito, tanto che da Corso d'Italia il primo tweet era stato interpretato come un nuovo attacco al Jobs Act.



Accanto alle scelte del presidente del Consiglio, pur non condividendone i toni, si era schierato invece il leader della Cisl Raffaele Bonanni. "Nonostante le parole pesanti dette anche dai sindacalisti fa bene a mantenere il profilo del premier del Governo italiano" sottolinea Bonanni, aprendo a modifiche sull'articolo 18: è "diventato un'ossessione" ma "agli imprenditori non frega nulla,il 95% aziende italiane sta sotto i 15 dipendenti e le poche migliaia di controversie sono risolte per la stragrande maggioranza attraverso la conciliazione". Bonanni che invita - in particolare il Ministro Poletti - a pensare alla delega a 360 gradi, in modo complessivo, comprendendo tutte le problematiche del mondo del lavoro. Posizione sottolineata anche dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia che, a chi le chiede di commentare l'invito rivolto al governo dal presidente delle Acli a mettere da parte la questione dell'articolo 18 ha risponde: "Noi abbiamo sempre detto che è un falso problema".

Neutrale nel dibattito sulla riforma, la posizione della presidente della Camera, Laura Boldrini, che si augura però che dallo scontro - pur aspro - "si arrivi a una tutela effettiva dei lavoratori, sia quelli più garantiti, sia i precari e soprattutto quelle donne che per troppo tempo hanno dovuto scegliere tra maternità e lavoro". Astensione dai commenti da parte del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi mentre il giuslavorista e senatore di Scelta Civica Pietro Ichino non risparmia le critiche al sindacato, sostenendo che "si sbagliano perché questa riforma non riguarda tanto il mondo del lavoro rappresentato da loro, ma riguarda tutta l'altra parte che loro non rappresentano".