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POLITICA

"Sulla Legge elettorale si riparte dal Mattarellum"

Assemblea nazionale del Pd, Renzi: "Non abbiamo perso, abbiamo straperso"

Approvata la relazione del segretario. Unico momento di tensione, quando Roberto Giachetti ha attaccato Roberto Speranza e la minoranza dem sulla legge elettorale

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L'Assemblea nazionale del Partito democratico ha approvato, con 481 voti favorevoli, due contrari e 10 astenuti, la relazione del segretario Matteo Renzi. La minoranza dem non ha votato.

All'assemblea  l'ex premier  ha ammesso: "Non abbiamo perso, abbiamo straperso", riferendosi alla sconfitta al referendum costituzionale. "Il primo errore che abbiamo fatto al Sud è stato quello di puntare un po' troppo sul notabilato. Dobbiamo dirlo", ha sottolineato Renzi. "Abbiamo perso sui quarantenni, sui trentenni e quarantenni. E quindi abbiamo perso in casa", ha detto l'ex premier. Che però ha aggiunto: "Se il 59% è una sconfitta politica. Con il 41% bisognerà comunque fare i conti".

"La bocciatura della riforma costituzionale è una bocciatura netta della quale prendere atto, ma tra noi dobbiamo dirci che eravamo a un passo dalla Terza repubblica e siamo tornati alla Prima, senza però la qualità della prima", ha osservato il segretario Pd. "Ora vedremo se il Paese sarà condannato come noi pensiamo alla palude istituzionale". 

"La sconfitta fa parte della politica e un leader deve assumersi la responsabilità della sconfitta per ripartire ma non per cercare una rivincita ma per migliorare. Il leader non è colui che si mette al riparo dal vento e offre qualcuno dei suoi al folla ululante. Il leader si carica la sconfitta e riparte", ha rilanciato Renzi.

Sulla Legge elettorale si riparte dal Mattarellum
"La proposta sulla legge elettorale c'è. E' la proposta che ha visto la stagione dell'Ulivo ed è la proposta che prende il nome del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Pd c'è, gli altri partiti la accettano?". Così il segretario del Pd Matteo Renzi nella relazione introduttiva all'assemblea nazionale.

"Congresso nei tempi previsti dallo statuto"
Sarebbe stato meglio fare il congresso Pd subito, ma per evitare "rese dei conti", le assise si faranno "nei tempi previsti dallo statuto", ha detto Matteo Renzi. "Credo che il congresso sarebbe stata la scelta migliore per ripartire, dal giorno dopo ho pensato al congresso". "Ma - ha aggiunto Renzi - la prima regola del nuovo corso, perché se hai sbagliato qualcosa devi cambiare, deve essere quello di ascoltare di più. Ho accettato i suggerimenti di chi ha chiesto di non fare del congresso il luogo dello scontro. Ho accettato di non piegare (i tempi del congresso, ndr) alle esigenze, che pure, vi garantisco, sentivo - non sento perché siamo nella fase nuova, la fase zen". Insomma, Renzi ha scelto di "rispettare la tempistica e le regole che ci siamo dati. Invito tutte le migliaia di persone che stanno chiedendo la tessera a farlo, non per portarle a una conta e a una rissa interna. Faremo il congresso nei tempi previsti dallo statuto, non faremo rese dei conti o epurazioni interne".

Il Movimento 5 Stelle? "Un'azienda privata"
Il segretario nel corso del suo intervento ha anche attaccato il Movimento 5 Stelle: "Dobbiamo fare un patto con il M5S: voi la smettete con le bufale e noi non raccontiamo cosa siete, vale a dire un'azienda privata che firma contratti con i candidati. Ne riparleremo alle prossime elezioni". 

"Sala si rimetta a fare quello che cittadini gli hanno chiesto"
"Comprendiamo l'amarezza di Beppe Sala, ma abbiamo bisogno che si rimetta a fare ciò che i cittadini di Milano gli hanno chiesto di fare". Così il segretario del Pd commentando l'autosospensione da sindaco di Milano di Beppe Sala.

Gli appuntamenti del Pd
"Il 21 dicembre ci troveremo a Roma per riunire il gruppo dei territori con i segretari regionali e provinciali, il 22 gennaio ci sarà una mobilitazione totale di tutti i circoli, il 28 gennaio facciamo il punto, il 24 febbraio tracceremo il percorso di quanto la sinistra deve fare per vedere un'Europa futura non di tecnocrati". Così il segretario del Pd Matteo Renzi nella relazione introduttiva ha tracciato i prossimi appuntamenti del partito. 

Giachetti attacca duramente Speranza
Le uniche scintille durante l'Assemblea sono arrivate quando Roberto Giachetti ha attaccato Roberto Speranza e la minoranza dem sulla legge elettorale. "Avete la faccia come il...", ha detto Giachetti, rimproverando a Speranza di essersi intestato la proposta del Mattarellum quando in realtà, da capogruppo, votò contro. L'intervento è stato accolto da un mix di fischi, proteste e qualche applauso.