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ITALIA

Stipendi pagati dal 10 novembre

Ast di Terni, accordo raggiunto ma proseguono gli incontri

Si è concluso il tavolo al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Ast con un accordo sul pagamento degli stipendi

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La Ast pagherà gli stipendi ai dipendenti entro lunedì. E' quanto emerge dal tavolo di confronto al Mise, secondo quanto riferisce il segretario nazionale Fim Cisl, Marco Bentivogli, che precisa comunque come resti lo sciopero. Sarà esentato dall'astensione dal lavoro solo il personale amministrativo necessario per il pagamento. 

E' il primo risultato raggiunto dal tavolo di stamattina al ministero dello sviluppo economico. Inoltre, come si legge nel verbale pubblicato su twitter da Marco Bentivogli della Fim Cisl, le dichiarazioni dell'Ad di Ast "in merito a nuovi punti essenziali del piano industriale hanno permesso alle organizzazioni sindacali di valorizzare le novità che consentono di riaprire il negoziato". Il confronto continuerà lunedì prossimo al Mise alle ore 16.
 
Ugl, bene sblocco stipendi e investimenti di 200 milioni
Bene il pagamento degli stipendi entro lunedì e il nuovo piano industriale che prevede un raddoppio degli investimenti da 100 a 200 milioni. E' quanto dichiara il segretario generale dell' Ugl metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, al termine del tavolo al ministero dello sviluppo economico sull'Ast di Terni. "E' un segnale positivo  - nota la sindacalista - la disponibilità dell'azienda al mantenimento dei due forni. Ma la partita sul piano industriale non è chiusa e il tavolo è stato aggiornato a lunedì prossimo con una discussione più approfondita". "Per quanto ci riguarda - conclude Vicaro - chiederemo verifiche dettagliate e faremo tutto il possibile per rappresentare al meglio le ragioni dei lavoratori che hanno lottato affinchè la loro voce venisse ascoltata". Vicaro conferma lo sciopero dei lavoratori e il rientro al lavoro solo degli amministrativi per il pagamento degli stipendi.

De Vincenti, ora confronto su esuberi
"La vertenza Ast si è finalmente sbloccata". E' il commento del viceministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti al termine del tavolo tenuto al Mise. "L'incontro di oggi segna una schiarita - ha spiegato - l'azienda ha scelto di cambiare il piano industriale" quanto agli esuberi indicati dall'azienda, De Vincenti ha risposto che "ora si apre il confronto" tra sindacati e azienda, il cui primo appuntamento è già fissato per lunedì prossimo. Il viceministro ha sottolineato che viene salvaguardata la capacità produttiva dell'area e freddo e a caldo e il mantenimento della produzione non inferiore a un milione di tonnellate: "vuol dire che la capacità produttiva non è sotto il livello base e che tutti e due i forni  sono operativi". Infine la "disponibilità dell'azienda al pagamento degli stipendi di ottobre" consente di riaprire il confronto con i sindacati.