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MONDO

Rivelazioni della stampa

Atene-Bruxelles è svolta. Grecia pronta ad accettare Piano Ue con proroga di 6 mesi

Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando una fonte che ha familiarità con la questione, la quale precisa che intanto proseguono i colloqui fra la Grecia e i creditori internazionali sulle condizioni legate all'estensione. Colloquio telefonico tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e il primo ministro greco Alexis Tsipras alla presenza del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan appena rientrato da Bruxelles

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La Grecia sarebbe intenzionata a chiedere domani un'estensione di 6 mesi del programma di assistenza attuale, che scade il 28 febbraio. La notizia riportata dall'autorevole agenzia Bloomberg citando fonti vicine all'esecutivo ellenico. I termini della richiesta di estensione restano tutti da verificare. Sull'asse Atene-Bruxelles si è inserita anche Roma, con un colloquio telefonico tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e il primo ministro greco Alexis Tsipras alla presenza del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, appena rientrato da Bruxelles

La svolta dopo un lungo di braccio di ferro tra Atene e Bruxelles, con l'Eurogruppo che aveva intimato di accettare l’estensione di sei mesi del piano di salvataggio così come impostato dalla Troika.

L'estensione del programma di aiuti alla Grecia e i tempi di restituzione del prestito sono proprio i punti chiave dell'accordo su cui si sono scontrati finora sia l'Ue che
Atene. Quest'ultima fino a ieri ha definito "inaccettabile" la proposta dell'Eurogruppo, terminato poche ore dopo il 'gran rifiuto'.

Il lungo braccio di ferro
Dal canto suo la Ue aveva più volte lasciato la 'patata bollente' alla Grecia dopo il fallimento dell'Eurogruppo, dando anche la scadenza del prossimo venerdì per prendere una decisione. Il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, ha spiegato che "Il piano ‘A’ è che ci sia un accordo a 19 e questo è il solo piano sul tavolo";  e il commissario agli affari economici europei, Pierre Moscovici, ha avvertito: “Non c’è nessun piano ‘B’”.  

Il governo Tsipras inizialmente ha risposto in modo netto a questa "Provocazione dell'Eurogruppo". "La Grecia non firmerà un'estensione del programma di aiuti nemmeno con una pistola puntata alla tempia", ha commentato il portavoce dell'esecutivo ellenico, Gavriil Sakellaridis.

Il neo premier Alexis Tsipras ha aggiunto: "La democrazia greca non può essere minacciata perché la Grecia non è una colonia o un paria dell'Europa". Il primo ministro ha poi aggiunto: "La Grecia non ha fretta e dunque non accetterà compromessi. Il governo manterrà le promesse elettorali. In seguito Tsipras ha smorzato: "La posizione dell'Eurogruppo non riflette quella dei leader Ue" e ha aggiunto di essere "ottimista" sulle possibilità di arrivare a un accordo.

Dopo lo scontro con l'Ue e il duro botta e risposta con la Germania, adesso la Grecia deve decidere cosa fare. La stampa parla di una probabile soluzione domani, con il governo di Tsipras pronto a chiedere un'estensione del debito, anche se la notizia non è ancora confermata. Inoltre venerdì l'esecutivo greco affronterà anche il Parlamento con la presentazione delle riforme sociali.