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SPORT

Il tecnico blaugrana Martino si dimette

Atletico di ferro al Camp Nou (1-1): lo scudetto è di Simeone

Barcellona avanti con uno strepitoso gol di Sanchez. I colchoneros rimontano in avvio di ripresa con Godin e conquistano meritatamente il decimo scudetto della loro storia, titolo che mancava dal lontano 1996

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di Gianluca Luceri
Liga come un film, ultima giornata come una finale: è l'epilogo perfetto di un campionato incredibile, che celebra sotto lo striscione del traguardo il trionfo meritato dell'Atletico Madrid, che conquista lo scudetto numero 10 a diciotto anni di distanza dall'ultimo titolo. Allora Diego Simeone era in campo, oggi è invece in giacca e cravatta a trascinare una squadra tostissima che fra una settimana si giocherà anche la Champions (derby contro il Real). Roba da far tremare i polsi. 

Parlavano chiaro i numeri-thrilling della vigilia: un risultato solo per Messi e compagni (la vittoria), due risultati su tre (vittoria o pareggio) per la formazione blancoroja, avanti 3 punti in classifica (89 a 86) ma con la 'scure' dello 0-0 al Vicente Calderon nello scontro diretto dell'andata. Tradotto: l'arrivo a braccetto avrebbe regalato il trionfo ai catalani. Ma così non avviene: in un Camp Nou pieno fino all'inversomile (98.610 spettatori), il Barcellona del Tata Martino perde anche l'ultimo attimo fuggente, facendosi rimontare e chiudendo con un amarissimo 1-1 una stagione ampiamente deludente.

Primo tempo giocato in un frastuono assordante e non bello stilisticamente: ma in certe partite, si sa, conta la sostanza più dell'estetica. La sfortuna decide però di schierarsi dalla parte dei padroni di casa, abbattendosi invece con tutta la sua forza sull'Atletico, che perde per infortunio prima Diego Costa (14') e poi Arda Turan (23'), in pratica i due elementi più forti della squadra. Il Barça, pur non essendo più quello del tiki taka, può contare però sulla classe immensa dei singoli. Come quella del 'nino maravilla' Sanchez, che da posizione defilatissima, quasi impossibile, lascia partire un destro di eccezionale potenza che finisce sotto l'incrocio, fulminando sul primo palo l'incolpevole Courtois (33').

La ripresa si apre però con la grande reazione di un irriducibile Atletico: palo clamoroso dell'ex David Villa (46'), a ruota su angolo di Gabi pareggio di testa firmato Godin (49') con la difesa blaugrana completamente in bambola. Sterile e confuso l'assalto dei padroni di casa, che a parte una rete annullata giustamente a Messi per fuorigioco, costruiscono pochissimo. Con cuore, testa e soprattutto gambe, l'Atletico resta in piedi senza rischiare quasi nulla. Il Camp Nou s'inchina ai colchoneros, nuovi padroni della Liga.

Subito dopo la fine del match arriva anche l'annuncio delle dimissioni del tecnico dei blaugrana. Gerardo "Tata" Martino si dimette: "Voglio scusarmi con il pubblico per non aver raggiunto gli obiettivi - dice - Sono davvero dispiaciuto per non aver aiutato i giocatori a vincere dei titoli. Abbiamo provato fino alla fine, ma abbiamo dovuto affrontare un avversario superiore".