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MONDO

La strategia del terrore

Bruxelles. E' morta Patricia Rizzo, l'italiana dispersa nella metro:"Finita la corsa per ritrovarti"

Della Rizzo, 48 anni, funzionaria dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) della Commissione europea, non si avevano notizie da martedì, dal momento dell'esplosione alla stazione di Maelbeek. Riconosciuta tra le vittime anche Jennifer Scintu, una ragazza tedesca di origini italiane di 29 anni

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L'italiana finora data per dispersa dopo gli attacchi di Bruxelles, Patricia Rizzo, è morta. Lo rende noto il cugino, Massimo Leonora, su Facebook. "Purtroppo Patricia non è più con noi", ha scritto. "Cari amici, in primo luogo grazie per il vostro sostegno, il vostro aiuto e quello degli amici di diversi paesi. Patricia purtroppo non è più tra noi. E' dura. Abbiamo messo fine a questa corsa interminabile contro il tempo per ritrovarti: Pat, mi manchi, ci manchi. Ti voglio bene", ha scritto il cugino della donna su Facebook.

Della Rizzo, 48 anni, funzionaria dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) della Commissione europea, non si avevano notizie da martedì, dal momento dell'esplosione alla metropolitana di Maelbeek. Sposata e mamma di un bimbo, Patricia viveva in Belgio, ma aveva origini italiane. La sua famiglia veniva da Calascibetta, in provincia di Enna. Il lavoro del riconoscimento, così come per le altre vittime della metro, è stato lungo e penoso, reso ancora più difficile e straziante dalle condizioni in cui sono stati ritrovati alcuni corpi.

Très chers amis, d'abord merci pour vos soutiens, vos aides et ce des différents pays...Malheureusement Patricia n'est...

Pubblicato da Mass Leone su Venerdì 25 marzo 2016


Riconosciuta tra le vittime di martedì, sempre ieri, anche Jennifer Scintu, una ragazza tedesca di origini italiane di 29 anni. Nata e cresciuta in Germania, ma di origine sarde, tornava spesso ad Ales, un piccolo paese dell'Oristanese di cui erano originari i nonni. Al momento dell'esplosione era al check-in del volo Delta per New York, assieme al marito Alex Waetzmann, ora ricoverato in gravi condizioni in un ospedale di Bruxelles. Di lei, non s'è saputo più nulla, fino a ieri, quando la Polizia di Aquisgrana, città dove risiedeva, ne ha confermato il decesso. La foto di Jennifer, sorridente, per giorni è stata postata nella pagina Fb creata proprio per fornire notizie sulle persone scomparse.

Oltre 40 nazionalità coinvolte
Oltre 40 le nazionalità coinvolte tra morti e feriti. La prima a essere stata identificata, subito dopo gli attacchi, è stata la peruviana Adelma Tapia Ruiz, che si trovava all'aeroporto di Zaventem con il marito e le sue gemelline di 4 anni. Loro si sono salvati per miracolo. Tra i corpi ritrovati nel metrò c'era quello del belga 45enne Olivier Delespesse, che stava andando al lavoro e si trovava nel vagone dove è avvenuta l'esplosione che ha devastato la stazione di Maelbeek. Nello stesso vagone, sempre per andare al lavoro, ha perso la vita David Dixon, 53enne cittadino del Regno Unito ma residente da dieci anni in Belgio. Dopo la scomparsa la sua compagna aveva lanciato una grande ricerca in tutta la capitale belga, coinvolgendo anche gli amici e i colleghi. Ma ora il Foreign Office, il ministero degli Esteri britannico, ne ha confermato la morte. L'uomo lascia anche un figlio di sette anni. Tra le vittime ci sono almeno due cittadini Usa. "Possiamo confermare che due cittadini americani sono stati uccisi negli attentati del 22 marzo", ha indicato ad alcuni giornalisti un portavoce del dipartimento di Stato Elizabeth Trudeau, aggiungendo che l'amministrazione Usa e le autorità del Belgio stanno tentando di "censire" tutti gli americani che erano a Bruxelles al momento degli attentati dei quali non si hanno ancora notizie. Potrebbe riferirsi o ai due fratelli olandesi che vivevano a New York newyorkesi Sascha et Alexander Pinczowski o a una giovane coppia di americani, Justin Shults (30 anni) e sua moglie Stephanie (29), che risultano ancora dispersi.