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MONDO

Riunione del consiglio di Sicurezza

Attacco Siria, l'Onu boccia la risoluzione russa contro i raid

A favore hanno votato solo Russia, Cina e Bolivia. Otto i contrari e 4 gli astenuti. L'ambasciatrice Usa all'Onu, Haley: "Le foto dei bambini morti non sono fake news. Pronti a intervenire di nuovo"

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L'ambasciatore russo Vasily Nebenzya e l'ambasciatrice Usa Nikky Haley
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha bocciato una risoluzione proposta dalla Russia per condannare gli attacchi militari di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria. Il testo non ha raccolto i 9 voti necessari per la sua approvazione. A favore hanno votato solo Russia, Cina e Bolivia. Otto i contrari e 4 gli astenuti.

Il voto ha avuto luogo durante una riunione di emergenza del consiglio a New York, convocata dalla Russia per prendere in considerazione la bozza di risoluzione che esprimeva una "grande preoccupazione" per "l'aggressione" contro uno Stato sovrano che viola, secondo Mosca, "il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni unite".

Aprendo la riunione, il segretario generale Antonio Guterres aveva esortato i membri del Consiglio ad "agire in accordo della Carta delle Nazioni Unite e nel quadro del diritto internazionale" perché è questione di "pace e sicurezza". 

"In questo momento critico invito tutti gli stati membri dell'Onu ad agire coerentemente con la carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, comprese le norme contro le armi chimiche. Se la legge viene ignorata, viene anche minata". "Non esiste una soluzione militare alla crisi, la soluzione deve essere politica", aveva aggiunto Guterres, precisando che ha chiesto all'inviato speciale dell'Onu Staffan de Mistura di "venire a New York il prima possibile per consultarci sul modo più efficace per accelerare il processo politico".

Russia: "Minata l'autorità del Consiglio di Sicurezza"
"L'attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l'area", ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia all'Onu, Vasily Nebenzya, intervenendo al Consiglio di Sicurezza. "La Russia ha fatto tutto il possibile per evitare queste strategia destabilizzatrici ma nonostante questo gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno ignorato gli appelli di tornare alla ragione". 

Nebenzya ha condannato nei termini più forti "l'aggressione" degli Usa contro la Siria che "renderà ancora peggiore la catastrofe umanitaria", oltre a minare l'autorità del Consiglio di Sicurezza. "È il momento che gli Usa imparino che il codice internazionale di comportamento sull'uso della forza è regolato dalla carta delle Nazioni Unite", ha precisato. 

L'ambasciatrice Usa Haley: "Le foto dei bambini morti non sono fake news. Pronti a intervenire di nuovo"
"Locked and loaded". Pronti a usare la forza. Così si definiscono gli Stati Uniti se la Siria userà ancora armi chimiche. Lo spiega Nikky Haley, ambasciatore degli Usa all'Onu, riferendo il contenuto di una conversazione con il presidente Donald Trump dopo il raid della scorsa notte. "Ho parlato stamane con il presidente. Ha detto che se il regime siriano usa questo gas velenoso ancora una volta, gli Stati Uniti sono pronti a usare la forza" ha detto intervenendo al Consiglio di Sicurezza.

"Il tempo per le parole è finito. Abbiamo avuto cinque meeting del Consiglio sulla Siria in questa settimana". L'azione "non è una vendetta, né una punizione, né per una simbolica dimostrazione di forza. Abbiamo agito per scoraggiare il futuro uso di armi chimiche" ha aggiunto, "il raid di ieri è un messaggio chiarissimo: gli Stati Uniti non consentiranno al regime di Assad di usare le armi chimiche". Haley ha parlato di una "campagna di disinformazione" della Russia: "Ma le foto dei bambini morti non sono fake news".

Ambasciatrice britannica: intervento "giusto e legale"
L'ambasciatrice britannica presso l'Onu ha difeso l'intervento militare congiunto di questa notte in Siria dicendo che è "giusto e legale" attaccare per alleviare la sofferenza umanitaria.

"Il Regno Unito ritiene che sia giusto e legale intraprendere una azione militare con i nostri più stretti alleati per alleviare ulteriori sofferenze umanitarie", ha detto Karen Pierce ai giornalisti prima della riunione d'urgenza del Consiglio di Sicurezza. I raid effetuati da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia erano volti a "indebolire la capacità e la deterrenza dell'arsenale chimico del regime siriano", ha spiegato Pierce. 

"Nessun altro gruppo" al di fuori del regime di Damasco "avrebbe potuto condurre questo attacco" chimico, ha detto l'ambasciatrice della Gran Bretagna. La diplomatica ha spiegato che, secondo le informazioni raccolte da Londra, l'attacco chimico a Duma è avvenuto tramite una 'bomba barile' (barrel bomb). E' stato inoltre avvistato un elicottero governativo alla vigilia dell'attacco stesso, e "le forze di opposizione non usano né bombe barile né elicotteri", ha sottolineato Pierce.