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MONDO

In totale 129 i morti

Attentati a Parigi, Valeria Solesin sarebbe tra le vittime. Il padre:"Pare che mia figlia sia morta"

Sarebbe stato ritrovato il corpo ma non c'è conferma ufficiale da parte della Farnesina. Era al concerto con il fidanzato e altre due persone, fino all’ultimo si è sperato fosse tra i feriti. Continuano le indagini, ritrovata la seconda auto, una Seta nera. Forse falso il passaporto siriano trovato vicino al corpo di uno degli attentatori dello stadio

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La notizia più temuta sembra essere arrivata. Tra le vittime dell’attacco al teatro Bataclan ci sarebbe anche la giovane veneziana Valeria Solesin. Era al concerto con il fidanzato e altre due persone, fino all’ultimo si è sperato fosse tra i feriti. Ora è proprio il padre del ragazzo a confermarne la morte. Sarebbe stato ritrovato il corpo ma non c'è conferma ufficiale da parte della Farnesina. Il consolato italiano di Parigi sabato notte avrebbe telefonato alla famiglia Solesin per comunicare che la figlia 28enne, "potrebbe essere tra le vittime".

Il suo nome è dunque tra quelli delle 129 vittime, ne sono state identificate 103. "Ne mancano 20 o 30 e saranno identificati nelle prossime ore" ha detto il premier Valls.Tra i morti ci sarebbero anche cittadini tunisini, belgi, spagnoli, portoghesi, turchi, cileni, britannici e americani. Ma risalire alle identità non è semplice, anche perché molti al teatro Bataclan, dove sono morte 89 persone avevano lasciato borse e cappotti all’esterno della sala. " 

E mentre la Francia si stringe nella commozione, le indagini continuano. Si cerca di capire come siano stati pianificati gli attacchi, realizzati con estrema "freddezza" da tre squadre di terroristi in azione, cordinatissime. Dagli Usa arriva una notizia che potrebbe frenare il dibattito già dilagato in Europa sul tema dell'accoglienza dei rifugiato. È probabilmente, infatti, che sia falso il passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze entrati in azione allo Stade de France a Parigi. "Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome", afferma lo 007 Usa alla Cbs. 

Novità anche sul passaporto egiziano trovato nei pressi dello Stade de France. "Appartiene a uno dei feriti" e non dunque all'attentatore, ha detto l'ambasciatore d'Egitto in Francia, Ihab Badawi, citato da al Ahram. "Il passaporto è di Waleed Abdel-Razzak" ferito nell'attentato,

Proprio questa mattina, inoltre, è stata ritrovata anche la Seat nera, a Montreuil, la seconda auto utilizzata dai terroristi. A differenza della Polo nera usata dai 3 che hanno massacrato 89 persone al Bataclan per poi farsi saltare in aria, sarebbe stata usata da un terzo gruppo di fuoco. Questi, armati di Kalashnikov, hanno aperto il fuoco alle 21,30 contro il caffe Bonne Biere a Rue Fontaine e solo pochi minuti dopo a Rue de Charonne contro il Belle Equipe, per poi darsi alla fuga. 

Intanto è stata svelata l'identità del terrorista francese entrato in azione al Bataclan, si tratta del 29enne Omar Ismail Mostefai, macchiatosi di crimini comuni prima di convertirsi al'islam radicale. Mostefai è stato identificato grazie all'impronta digitale del dito indice, unico porzione del suo copro rimasta intatta dopo che ha azionato il giubetto esplosivo che celava sotto i vesti. Gli inquirenti stanno cercando di scoprire se abbia viaggiato in Siria per addestrarsi ed unirsi ad Isis. Sei suoi familiari sono stati arrestati, tra questi anche il padre ed il fratello. Si trovano sotto custodia nel quartier generale dell'antiterrorismo francese a Levallois-Perret, nella citta urbana di Parigi, a nord-est del Bois de Boologne. 

I fatti di Parigi hanno portato ad innalzare il livello di allerta anche in Italia. Ieri al termine di una riunione al Viminale del Comitato per l'ordine e la sicurezza è stata resa operativa la disponibilità di 700 militari per Roma, anche in vista del Giubileo. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in un'intervista al Corriere afferma che "la cronologia del terrore determina un cambio di passo. A quel cambio di passo noi siamo pronti. A Parigi c'è stato un attacco di guerra gestito con tecnica stragista, che ha colpito anche obiettivi imprevedibili. Noi abbiamo capito benissimo, perciò - ripeto - siamo pronti a qualsiasi