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MONDO

Sono almeno 129 le vittime

Attentati a Parigi, dubbi sul passaporto siriano, forse falso. Trovata la seconda auto

La Seat Nera trovata a Montreuil confermerebbe il timore che ci siano terroristi in fuga. Svelata identità di uno degli attentatori del Bataclan, si tratta del 29enne francese Omar Ismail Mostefai. Polizia sulle tracce di un'auto con 4 armati. Almeno 5 arresti a Bruxelles. Escono i primi nomi delle vittime. Preoccupazione per l'italiana Valeria Solesin, irreperibile da venerdì 

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Mentre la Francia si stringe nella commozione dopo gli attentati che l'hanno colpita al cuore, le indagini continuano. Si cerca di capire come siano stati pianificati gli attacchi, realizzati con estrema "freddezza" da tre squadre di terroristi in azione, coordinatissimi.

Intanto dagli Usa arriva una notizia che potrebbe frenare il dibattito già dilagato in Europa sul tema dell'accoglienza dei rifugiato. È probabilmente, infatti, che sia falso il passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze entrati in azione allo Stade de France a Parigi. "Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome", afferma lo 007 Usa alla Cbs. 

Proprio questa mattina, inoltre, è stata ritrovata anche la Seat nera, a Montreuil, la seconda auto utilizzata dai terroristi. A differenza della Polo nera usata dai 3 che hanno massacrato 89 persone al Bataclan per poi farsi saltare in aria, sarebbe stata usata da un terzo gruppo di fuoco. Questi, armati di Kalashnikov, hanno aperto il fuoco alle 21,30 contro il caffe Bonne Biere a Rue Fontaine e solo pochi minuti dopo a Rue de Charonne contro il Belle Equipe, per poi darsi alla fuga. 

Intanto è stata svelata l'identità del terrorista francese entrato in azione al Bataclan, si tratta del 29enne Omar Ismail Mostefai, macchiatosi di crimini comuni prima di convertirsi al'islam radicale. Mostefai è stato identificato grazie all'impronta digitale del dito indice, unico porzione del suo copro rimasta intatta dopo che ha azionato il giubetto esplosivo che celava sotto i vesti. Gli inquirenti stanno cercando di scoprire se abbia viaggiato in Siria per addestrarsi ed unirsi ad Isis. Sei suoi familiari sono stati arrestati, tra questi anche il padre ed il fratello. Si trovano sotto custodia nel quartier generale dell'antiterrorismo francese a Levallois-Perret, nella citta urbana di Parigi, a nord-est del Bois de Boologne.

Questo sappiamo finora del gruppo dei 7 attentatori, tra cui anche una donna (sei si sono fatti esplodere, uno è stato ucciso dalle teste di cuoio prima di azionare l'esplosivo). Si continuano a cercare informazioni sul passaporto siriano, quello egiziano e sui tre di nazionalità belga, mentre la polizia è sulle tracce di un'auto con 4 uomini armati. Nella giornata di ieri cinque sono stati gli arresti in Belgio, li erano registrate anche le due auto - la Seat e Volkswagen - usate dai terroristi.

Ore di angoscia per le famiglie, perché cominciano ad uscire i nomi delle 129 vittime accertate. Ed anche in Italia sono di angoscia per la sorte della 28enne veneziana Valeria Solesin, irrintracciabile da venerdì. Era con degli amici nel locale 'Bataclan' a Parigi. La madre della giovane si attacca a una speranza: "Il suo nome non risulta nella lista delle vittime".

I fatti di Parigi hanno portato ad innalzare il livello di allerta anche in Italia. Ieri al termine di una riunione al Viminale del Comitato per l'ordine e la sicurezza è stata resa operativa la disponibilità di 700 militari per Roma, anche in vista del Giubileo. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in un'intervista al Corriere afferma che "la cronologia del terrore determina un cambio di passo. A quel cambio di passo noi siamo pronti. A Parigi c'è stato un attacco di guerra gestito con tecnica stragista, che ha colpito anche obiettivi imprevedibili. Noi abbiamo capito benissimo, perciò - ripeto - siamo pronti a qualsiasi cambio di passo".