POLITICA
Polemica Lega-M5S
Autonomia, Centinaio: la riforma è nel contratto di governo
Il ministro dell'Agricoltura: "Consiglio agli amici della Lega e del M5s di tenerlo sul comodino, e tutte le volte che si ha un dubbio, si vada a consultarlo". Di Stefano (M5s): "Non creeremo mai regioni di serie A o di serie B"

La riforma dell'Autonomia regionale "è nel contratto di governo. Consiglio sempre agli amici della Lega e del M5s di tenerlo sul comodino, e tutte le volte che si ha un dubbio, si vada a consultarlo". Così il ministro dell'Agricoltura, Gianmarco Centinaio, sui paletti grillini alle intese per le autonomie differenziate di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. "Nel contratto di governo si parlava di questo e noi lo stiamo portando avanti, e la ministra Stefani lo sta facendo anche bene", ha concluso.
M5S Puglia: guai a creare cittadini di serie A e altri di serie B
"Il trasferimento di funzioni non può e non deve essere un modo per sbilanciare l'erogazione di servizi essenziali a favore delle regioni più ricche. Guai alla creazione di un contesto in cui ci sono cittadini di serie A e di serie B espressamente vietato dalla Costituzione". Lo dicono in una nota gli 8 consiglieri regionali del M5S Puglia. "Ogni percorso di autonomia non può prescindere dalla prioritaria individuazione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione) per garantire servizi essenziali in misura uguale a tutti i cittadini, in qualsiasi Regione vivano.
Di Stefano: non ci saranno regioni di serie B
"Non creeremo mai regioni di serie A o di serie B" con la riforma delle autonomie che non può "minare il principio costituzionale" dell'uguaglianza dei cittadini. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Manlio di Stefano (M5S) sottolineando che Salvini "ha il dovere di occuparsi di tutti gli italiani".
Gelmini: beghe nella maggioranza, ennesimo rinvio
"Nonostante gli annunci e i proclami, il governo continua a rimandare la riforma dell'autonomia regionale, che rappresenta un grande sforzo per la modernizzazione istituzionale del nostro Paese. Lasciare che questa opera riformatrice finisca tra le beghe e i baratti interni alla maggioranza significa non comprenderne la portata storica, ma soprattutto frenare ancora le nostre possibilità di crescita". Così, in una nota, Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. "Ci avevano promesso l'accordo finale il 15 febbraio, ma siamo di fronte all'ennesimo rinvio su una materia che era perfino prevista nel mitico contratto di governo e che, per quello che è dato comprendere, non scassa l'unità nazionale e non penalizza le regioni del Sud".
Bonaccini: nostra proposta diversa dalle altre
"Si parla delle tre proposte di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto come se fossero un tutt'uno, al più, tre cose abbastanza simili. Il primo problema è che non è vero, basta leggere. Il secondo è che proprio la nostra Costituzione, all'articolo 116, a prevedere che non sia così". Lo scrive, in un post, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
M5S Puglia: guai a creare cittadini di serie A e altri di serie B
"Il trasferimento di funzioni non può e non deve essere un modo per sbilanciare l'erogazione di servizi essenziali a favore delle regioni più ricche. Guai alla creazione di un contesto in cui ci sono cittadini di serie A e di serie B espressamente vietato dalla Costituzione". Lo dicono in una nota gli 8 consiglieri regionali del M5S Puglia. "Ogni percorso di autonomia non può prescindere dalla prioritaria individuazione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione) per garantire servizi essenziali in misura uguale a tutti i cittadini, in qualsiasi Regione vivano.
Di Stefano: non ci saranno regioni di serie B
"Non creeremo mai regioni di serie A o di serie B" con la riforma delle autonomie che non può "minare il principio costituzionale" dell'uguaglianza dei cittadini. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Manlio di Stefano (M5S) sottolineando che Salvini "ha il dovere di occuparsi di tutti gli italiani".
Gelmini: beghe nella maggioranza, ennesimo rinvio
"Nonostante gli annunci e i proclami, il governo continua a rimandare la riforma dell'autonomia regionale, che rappresenta un grande sforzo per la modernizzazione istituzionale del nostro Paese. Lasciare che questa opera riformatrice finisca tra le beghe e i baratti interni alla maggioranza significa non comprenderne la portata storica, ma soprattutto frenare ancora le nostre possibilità di crescita". Così, in una nota, Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. "Ci avevano promesso l'accordo finale il 15 febbraio, ma siamo di fronte all'ennesimo rinvio su una materia che era perfino prevista nel mitico contratto di governo e che, per quello che è dato comprendere, non scassa l'unità nazionale e non penalizza le regioni del Sud".
Bonaccini: nostra proposta diversa dalle altre
"Si parla delle tre proposte di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto come se fossero un tutt'uno, al più, tre cose abbastanza simili. Il primo problema è che non è vero, basta leggere. Il secondo è che proprio la nostra Costituzione, all'articolo 116, a prevedere che non sia così". Lo scrive, in un post, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.