ITALIA
Floriani era accusato di essere uno dei clienti delle due ragazzine dei Parioli
Baby prostitute, il marito della Mussolini patteggia un anno di reclusione
Mauro Floriani, il marito di Alessandra Mussolini, ha patteggiato un anno di reclusione nell'inchiesta su un giro di prostituzione minorile ai Parioli. L'uomo era accusato dalla procura di Roma di essere uno dei clienti delle due ragazzine che frequentava un appartamento del quartiere romano. Il patteggiamento e' stato concordato con il procuratore aggiunto Maria Monteleone e con il sostituto Cristina Macchiusi. Lo ha deciso gup di Roma che ha anche disposto una multa di 1.800 euro.
Un circuito collaudato
L'inchiesta è partita dopo che un anno fa i Carabinieri hanno scoperto un giro di baby squillo con centro il quartiere Parioli di Roma e che ha coinvolto oltre 60 clienti. L'indagine ha scosso la "Roma bene" e interessato volti noti e vip. La tattica per addescare le ragazzine minorenni era colladauta da tempo. A gestirla una nota agenzia di modelle: tutto partiva dalla promessa di spot televisivi e si concludeva con la richiesta di spogliarsi e mostrarsi in pose sessualmente provocanti. Solo così avrebbero ottenuto un lavoro. Gli agenti poi selezionavano le ragazze più disponibili per farle prostituire.
Le condanne
Le giovani tra i 14 e i 17 anni si inserivano in una vera e propria attività criminale "organizzata" e lungamente sperimentata. Otto le condanne inflitte fino ad oggi. Una delle menti del giro di baby prostitute era Mirko Ieri - ex barista della Luiss che aveva a messo a disposizione l'appartamento dove avvenivano gli incontri - e la madre di una delle ragazze coinvolte. I due sono stati condannati insieme ad altri a 10 anni (e 60mila euro di multa) e a 6 anni di reclusione (e 20mila euro di multa). Condannato anche un dirigente pubblico accusato di aver procurato alle ragazze alcuni clienti extra.
Un circuito collaudato
L'inchiesta è partita dopo che un anno fa i Carabinieri hanno scoperto un giro di baby squillo con centro il quartiere Parioli di Roma e che ha coinvolto oltre 60 clienti. L'indagine ha scosso la "Roma bene" e interessato volti noti e vip. La tattica per addescare le ragazzine minorenni era colladauta da tempo. A gestirla una nota agenzia di modelle: tutto partiva dalla promessa di spot televisivi e si concludeva con la richiesta di spogliarsi e mostrarsi in pose sessualmente provocanti. Solo così avrebbero ottenuto un lavoro. Gli agenti poi selezionavano le ragazze più disponibili per farle prostituire.
Le condanne
Le giovani tra i 14 e i 17 anni si inserivano in una vera e propria attività criminale "organizzata" e lungamente sperimentata. Otto le condanne inflitte fino ad oggi. Una delle menti del giro di baby prostitute era Mirko Ieri - ex barista della Luiss che aveva a messo a disposizione l'appartamento dove avvenivano gli incontri - e la madre di una delle ragazze coinvolte. I due sono stati condannati insieme ad altri a 10 anni (e 60mila euro di multa) e a 6 anni di reclusione (e 20mila euro di multa). Condannato anche un dirigente pubblico accusato di aver procurato alle ragazze alcuni clienti extra.