ITALIA
L'iniziativa
Bambini artisti della pace. All'Expo in mostra i disegni contro la guerra
Nel padiglione toscana il 26 maggio in mostra i disegni realizzati dai bambini di tutto il mondo per combattere la guerra e invocare fratellanza e serenità
3000 disegni, 82 scuole, 53 nazioni: tra queste Nuova Zelanda, Giappone, Iraq, Israele, Bangladesh, Colombia, India, Palestina, Russia, Myanmar.
Sono i numeri del progetto “Colori per la pace”: disegni realizzati dai bambini per il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, con cui la Regione Toscana ha deciso di chiudere la sua presenza ad Expo 2015 il 28 maggio.
Il 26 si potranno vedere questi disegni realizzati dai bambini tra i 4 e i 10 anni in mostra nello spazio regionale. Attraverso le immagini i piccoli raccontano una parte del mondo fatta di guerre e privazioni, ma soprattutto tentano di dipingere il desiderio di vivere la pace attraverso simboli che invocano speranza.
L’evento anticipa la mostra internazionale che sugli stessi disegni si svolgerà nel Comune di Stazzema dall’8 al 14 agosto 2015 in occasione dell’anniversario dell’eccidio nazifascista alla fine della seconda guerra mondiale in cui persero la vita 560 persone di cui 130 bambini e altri rimasero orfani.
Sono i numeri del progetto “Colori per la pace”: disegni realizzati dai bambini per il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, con cui la Regione Toscana ha deciso di chiudere la sua presenza ad Expo 2015 il 28 maggio.
Il 26 si potranno vedere questi disegni realizzati dai bambini tra i 4 e i 10 anni in mostra nello spazio regionale. Attraverso le immagini i piccoli raccontano una parte del mondo fatta di guerre e privazioni, ma soprattutto tentano di dipingere il desiderio di vivere la pace attraverso simboli che invocano speranza.
L’evento anticipa la mostra internazionale che sugli stessi disegni si svolgerà nel Comune di Stazzema dall’8 al 14 agosto 2015 in occasione dell’anniversario dell’eccidio nazifascista alla fine della seconda guerra mondiale in cui persero la vita 560 persone di cui 130 bambini e altri rimasero orfani.