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MONDO

Conferenza stampa dopo il Consiglio Ue

Renzi: Non attacco Germania, ma l'Italia non è subalterna

"Se fossi un amministratore tedesco mi preoccuperei molto delle banche tedesche. Da noi il sistema è più solido". 

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Renzi (lapresse)
Continua la polemica di Renzi contro la Germania in ambito Ue. Il presidente del Consiglio italiano ha parlato delle banche e del gasdotto Nord Stream, ma ha voluto specificare:"Io non ho attaccato la Germania e non lo farò mai", ma "se si dice che Berlino dona il sangue all'Ue io credo non sia così e ho fatto esempi concreti".

Il premier ha chiarito che il suo atteggiamento non può essere considerato un attacco perché "non è che se l'Italia pone delle domande si mette contro qualcuno, se c'è stato in passato con me questo atteggiamento è finito, l'Italia non è un paese che viene al vertice con paura, dobbiamo uscire da questa cultura di subalternità, se non mi torna una questione chiedo spiegazioni".

Nella conferenza stampa a seguito del Consiglio Ue, il presidente del Consiglio ha continuato:"L'Italia con un eccesso di malizia è stata considerata per anni come un Paese che non rispetta le regole. L'Italia rispetta tutte le regole". E tornando alla questione delle banche ha aggiunto: "Se fossi un amministratore tedesco mi preoccuperei molto delle banche tedesche. Da noi il sistema è più solido".

Renzi è poi passato a spiegare la sua visione dell'Europa:"La direzione politica dell'Ue deve essere incentrata molto più sui valori della crescita che non su questioni e vincoli burocratici che risalgono a molto tempo fa". 

Il premier ha poi riportato ai giornalisti la questione sollevata dall'Italia sul raddoppio del Gasdotto Nord Stream: al Consiglio europeo c'è stato "un dibattito molto intrigante", ha spiegato con soddisfazione il presidente del Consiglio. "Un numero di paesi maggioritario ha sostenuto la nostra posizione - ha detto Renzi - erano contro solo Germania e Olanda". Secondo questi paesi, ha aggiunto, "l'accordo è solo commerciale" mentre l'Italia pensa che "ci fosse anche un valore politico". Dopo che un anno fa la Commissione aveva bloccato il progetto del gasdotto South Stream, ha ricordato Renzi, "lasciando dietro di sé molti contenziosi anche con aziende italiane", l'Italia non ha voluto che il raddoppio del Nord Stream passasse "improvvisamente, alla chetichella".

Il premier italiano ha poi commentato i fatti della politica interna, commentando il caso Boschi.  "Il tempo delle leggi ad personam in Italia è finito", il ministro Boschi ha spiegato "con grande puntiglio e puntualità" e "nella sede naturale che noi non guardiamo in faccia a nessuno e non ci sono favoritismi. Non abbiamo avuto problemi a commissariare una banca" della quale il padre della Boschi era vice presidente. E Renzi ha poi aggiunto: "Non ho potuto seguire il dibattito, ma leggendo l'intervento del ministro e le risposte in aula mi sembra che si sia trattato di un clamoroso boomerang da parte del Movimento cinque stelle".