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ECONOMIA

Nelle crisi l'Ue è fondamentale per la soluzione dei casi più critici

Banche, Visco: molte fonti di rischio sono state rimosse o attenuate

Secondo il governatore della Banca d'Italia la riduzione della consistenza dei prestiti deteriorati è graduale ma costante mentre sulla crisi economica si può dire che l'Italia sta uscendo dalla peggiore della sua storia
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
"I danni al sistema bancario si sono concentrati in pochi, ben identificati, intermediari, che sono stati - e sono tuttora - oggetto di un'azione di vigilanza intensa". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenendo davanti all'Europarlamento. "Molte fonti di rischio sono state rimosse o attenuate. Nella soluzione dei casi più critici il ruolo delle istituzioni europee continua a essere fondamentale", ha spiegato Visco mentre ha sottolineato come gli illeciti sono stati scoperti dalla Banca d'Italia ed i comportamenti fraudolenti si sono aggiunti ai problemi economici. In diversi casi ci sono state scelte imprudenti in allocazione del credito.

"La consistenza dei prestiti deteriorati", ha proseguito il numero uno di Palazzo Koch, "si sta gradualmente ma costantemente riducendo; la ripresa economica accelererà questa tendenza, anche grazie alle modifiche introdotte a livello legislativo e gestionale che sono in grado di velocizzare il processo di recupero dei crediti". Secondo il governatore Visco "la maggior parte delle sofferenze è detenuta da banche le cui condizioni finanziarie non richiedono di cederle immediatamente sul mercato".

Ha poi proseguito asserendo che: "Oggi possiamo dire che l'Italia sta uscendo dalla peggiore crisi economica della sua storia. Dal 2008 al 2013, a seguito di una doppia recessione, il Pil è diminuito di quasi 10 punti percentuali, la produzione industriale di circa un quarto, gli investimenti del 30 per cento, i consumi dell'8 per cento". In Italia i cambiamenti prodotti dalle riforme stanno dando "i loro frutti" ed il paese deve continuare il percorso verso la modernizzazione". "Da diversi anni ormai - ha detto Visco - l'Italia ha intrapreso un complesso percorso di riforma. I cambiamenti hanno iniziato a dare i loro frutti. L'impegno per modernizzare il paese deve proseguire". In definitiva l'Italia non è una bomba ad orologeria. 

Sul fronte Bce per Visco una revisione della politica ultra-accomodante della Banca Centrale Europea "non è giustificata in questo momento ed è estremamente importante che il Consiglio direttivo preservi condizioni di finanziamento molto favorevoli, tali da assicurare una convergenza dell'inflazione verso il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi, ampiamente condivisa nel complesso dell'area e destinata a durare", ha spiegato Visco. "Prima di modificare uno qualunque degli elementi che concorrono a determinare l'attuale orientamento della politica monetaria, dovremo essere sicuri che si sia avviato un deciso miglioramento dell'attività economica e dell'evoluzione dei prezzi, in grado di alimentarsi autonomamente", ha aggiunto il governatore della Banca d'Italia.